Il sole non si è ancora alzato, dentro la fabbrica c’è buio pesto. Antonio continua a rigirarsi sulla branda senza riuscire a riprendere sonno. L’aria è immobile. Questi ultimi giorni di luglio sono tremendi.
non era uno scherzo.
l’ho trovato tra gli spam e l’ho postato senza leggerlo
troppa fretta
chiedo scusa
l’anonimato piace molto anche a me. Riserva sorprese ed elimina indebiti preconcetti oltre a permettere di scoprire, ben allenati alla lettura attenta, i propri preferiti.
quoto ferrugno
non so assolutamente quando e chi pubblica. Vedendo nell’elenco dei partecipanti alcuni nomi di persone che seguo da anni come bloggers credo di poter intuire il loro racconto e lo aspetto.
dico, “credo., suppongo”
magari, invece, è già stato pubblicato.. Oltretutto il fatto di essere a quattro mani confonde le idee.
nessuno di loro mi ha mai fatto sapere alcunché.
Oltretutto, quest’anno, non partecipando come avevo, invece, fatto nella scorsa edizione non ho diritto di voto, ma, spero, di parola, quindi…( però, che fatica commentare qui)
Sono d’accordo, sottoporre i testi al giudizio dei lettori senza indicare gli autori è la “cifra” di questo gioco (e, si sa, il gioco è una cosa serissima).
Conoscendo Remo, non credo abbia violato le regole da lui medesimo stabilite. A che pro dovrebbe farlo, poi?
Io dovrò fare l’ebook e ho chiesto a Remo di non inviarmi nulla (note “biografiche”, ad esempio) fino alla conclusione, in modo che nemmeno per errore possa venire a conoscenza degli abbinamenti testi/autori. Anche se non voterò. Solo per il gusto di leggere (ed eventualmente commentare) il “puro testo”.
Se poi qualcuno tra di noi ha voglia o interesse di far sapere in anticipo ai “concorrenti” o amici parenti vicini di casa o l’Ansa o la Cia… di essere genitore di tale o talaltra creatura… come la vedo io, lo faccia pure. Tutta la mia comprensione per le persone fragili per le quali un giudizio incoraggiante o positivo può fare la differenza (e non sono ironica, davvero).
ma per carità lucy. per quel che mi riguarda e credo di poter parlare anche per bri perchè un po’ la conosco, dopo anni che seguo certi bloggers e leggendo quel che scrivono sui loro blogs, mi attribuisco la “capacità” di saperli “riconoscere” in mezzo al mucchio. questo dipende da un allenamento alla lettura costante e serio, un po’ come si fa con un autore o un’autrice che si ama molto. è un esercizio, non so se mi spiego. poi magari ci si sbaglia chi lo sa, ma il bello di questa iniziativa, credo, è proprio questo ovvero l’anonimato.
ma allora, spiegatemi, sapete o no chi pubblica e quando? è già la terza volta che qualcuno mostra di sapere in qualche modo chi sta dietro gli scrittori anonimi. si fa per dire, anonimi.
resto dell’idea che un argomento specifico, magari meno ampio di quello dello scorso anno, avrebbe prodotto racconti più organici.
Così mi disperdo e svolazzo di qua e di là.
A Remo, si potrebbero vedere nella striscia a destra gli ultimi commenti?
Aspetto, come ferrugno, una delle penne migliori, che, se non erro, non ha ancora pubblicato.
Me lo ricordo quel racconto. Se non vado errata, a me era piaciuto.
però se fosse stato un racconto, tout court, bisogna dire che sarebbe stato certo il più originale!
paradiso perduto,
racconto che ha partecipato alla scorsa edizione e che ho ripostato per errore, stamani
eccolo qua
https://remobassini.wordpress.com/2009/07/31/2870/
Lucy, quando l’ho letto io c’era tutto il racconto e non io c’ero l’anno scorso, quindi non avevo motivo di dubitare che fosse un racconto in gara. Scusate.
Incredibile, a volte ritornano!
Ed era anche sul gradino più alto del mio podio personale (ex aequo con altri due).
ops, scusate
susate, dov’è il racconto? io vedo tre righe, voi parlate di ruspe…
è dunque uno scherzo!
Allora More ho buona memoria:)Pfiuuuuuuu
Non è scritto male, a parte un grossolano affianco invece di a fianco. E l’idea dei due vecchi operai che si fanno uccidere nella demolizione della loro vecchia fabbrica, per quanto, forse, un po’ forzata, è interessante.
Però non è chiara la cronologia, l’ho riletto più volte con attenzione. Sembra si parli di un momento appena precedente alla chiusura della fabbrica, con relativa occupazione, assemblea e decisione da prendere. Poi però, alla fine, si parla delle ruspe che si avvicinano, quindi la parte precedente dovrebbe essere un flash back. Ma non c’è assolutamente stacco fra le due parti, anzi, anche lo striscione che vede l’ispettore viene attaccato mentre dicono di preparare l’acqua per i delegati. Questo inganna ancor più il lettore. Anche perchè non è credibile che uno striscione (ma cosa c’era scritto poI? Paradiso perduto?) venga lasciato lì appeso per anni.
Insomma, aveva delle potenzialità ma è stato strutturato davvero male, peccato.
se è uno scherzo non so se devo dire che mi è piaciuto.
è un racconto dello scorso anno.
se invece è un test per vedere se abbiamo buona memoria, allora…
Bello,ma a me pare di averlo già letto altrove.
Chissà, forse perchè parla di fabbrica e di sogni. Non so.