Nel paese – che è piccolo e che tutto si sa – è successo questo nei giorni scorsi.
Il postino l’ha vista in giro, sulla sedia a rotelle, che sfrecciava.
E si è preoccupato, il postino: metti che attraversi, sbadata, la strada.
E si è chiesto, il postino, se l’han lasciata uscire dalla casa di riposo oppure se è lei che, svelta, esce e va a spasso, e poi, ma con delicatezza, si è anche interrogato, sempre lui, il postino, se per caso la signora, visti gli anni, non abbia magari qualche disturbo senile…
Fanno brutti scherzi certi disturbi: si sa da una vecchia maestra che, in un paese non vicino, va in giro e dice cose sconce e parolacce…
E io quando ho sentito il racconto ho ri-pensato a Il piano finito della Allende: il vecchio che, quando viene prelevato per essere rinchiuso, si sbottona i calzoni e prende a masturbarsi…
E son ricordi, pensieri, questi, che ne trascinano dietro altri mille…
(Mia zia, demenza senile, ricoverata in istituto non riconosce nemeno mia madre; le dice Buongiorno, oppre, Cosa vuole?; mia madre, che un giorno, va da lei, ed è di fretta; è morto il fratello più piccolo; mia zia è agitata, dicono le suore a mia madre che sono ore che chiede, Dov’è Quinto?, appunto, il fratello che è morto, a 500 chilometri di distanza).
Comunque.
Succede che poi – nel paese che è piccolo e che tutto si sa – una ragazza veda, pure lei, la signora che, sedia a rotelle, sfreccia.
Guarda la ragazza e dice: Il tabacchino, ha già chiuso il tabacchino, e adesso dove le trovo le sigarette?
E torna, piuttosto incavolata, me veloce, verso la casa di riposo.
(Ed è successo per davvero. Postino e ragazza, ora, son tranquilli).
Buona giornata
