non solo corna

Alla giornalista il direttore chiese di scrivere qualcosa di diverso.
Lei disse. Gli investigatori privati.
Lui disse. Gli investigatori privati, embè?
Lei disse. Gli investigatori privati campano e come campano in una piccola città come la nostra?
Lui disse. Fai.
Così lei, prima mossa, cercò sulle pagine gialle. Poi chiese ai carabinieri. Poi contattò tutti gli investigatori privati della città.
Si fecero intervistare tutti.
Parlarono tutti, raccontando.
Uno di loro, per anni, aveva fatto pubblicità allo stadio di calcio. Allo stadio di calcio, tra il primo e il secondo tempo, l’altoparlante diceva:
Voi siete qui, ma sapete dov’è vostra moglie? Investigazioni….
Tutti confermarono: che gli investigatori lavorano soprattutto su questioni di corna.
(La giornalista si ricordò un racconto, di suo zio: Credo che mia moglie si sia rincoglionita, è diventata gelosissima, e io, guarda sbaglierò, ma vedo sempre un tipo che mi segue, ha l’impermiabile e vede che lo guardo apre il giornale e legge. Se tua zia sciupa i soldi con quel coglione…).
Un intervistato però, alla giornalista, disse, Ah no, io lavoro anche e soprattutto per le aziende. Senza precisare, poi, cosa volesse dire quella frase.
Comunque si fece fotografare. Bella espressione, sorridente. Una bella foto su due colonne a pagina dieci, il giorno dopo.
Titolo dell’articolo. Investigatori privati di provincia.
Sotto titolo: Non solo corna… eccetera.

Pomeriggio dello stesso giorno, in una fabbrica della città.
Son giorni che gli operai si interrogano su un tecnico, che gira, fa controlli, prende appunti, non parla con nessuno. E’ un esterno, venuto a fare chissà cosa. Magari un consulente per la sicurezza. E comunque: cazzi della direzione.
Improvvisamente il tipo, tutto concentrato a lavorare, sente una risata. Poi due, poi tre, poi diffusa.

Alza gli occhi, si sente osservato. Da gente che guarda lui e guarda il giornale dove, pagina 10, c’è la foto di un investigatore privato che dice di lavorare anche per le aziende e che gli somiglia tantissimo.
Lo spettacolo è finito, dice un dirigente dell’azienda che prende sottobraccio il tecnico, si fa per dire, e lo allontana dagli schiamazzi (ché in fabbrica quando si schiamazza si schiamazza alla grande).

C’è chi dice che ora lavori solo sull’infedeltà coniugale.
C’è chi dice che non faccia più nemmeno quello.