cose che non si scrivono, forse

Ricordo una donna.
Sui quarantacinque. A volte chiedeva aiuto. Non ce la faceva lei a sollevare suo padre dalla sedia rotelle al letto quando lui faceva i capricci.
Lei quel vecchio, il suo vecchio, non ha voluto che morisse in un istituto.
Aveva un fidanzato, quella donna.
Poi ne ebbe un altro. E un altro ancora, tre mi pare nell’arco di una decina d’anni.
Duravano qualche mese. Non capivano.

Però io – inutile che mi faccia bello, qui, coi pensieri da simil scrittore – una volta o forse due o forse cento io l’ho pensato. Vedendo che quella donna non aveva né serate libere né ferie né capodanni, io, pensai:
Ma perché non lo ricovera in un istituto?
Era una donna semplice e serena. Non l’ha fatto, lei. Al diavolo i fidanzati.
Ma se l’avesse ricoverato in un istituto sarebbe stata lo stesso una donna semplice e serena.
Ha scelto, lei, di onorare il padre fino all’ultimo giorno. Amnche se il padreera diventato un padre bambino.

E a proposito di pensieri che non diventano parole scritte.
L’ho già detto. Giorni fa ho passato ore in un pronto soccorso. Era una domenica.
Arrivava gente in continuazione.
Arrivavano anche persone anziane.
Lo sguardo perso. Specie quelle sole. Bastava una parola di un’infermiera a farle sorridere, appena appena.
Aspettavano.
Non sono belli i vecchi quando si arrendono.
Non sono seduti, sono accovacciati. O fanno i capricci o stanno muti.
Aspettano.
Ne ho visti: aspettavano.
Rassegnati.
Uscendo ho pensato (e detto) quel che non si dovrebbe.
Ho detto: Meglio morire prima.

Mi ha scritto una persona, una mail.
Sai, mi fa, volevo scrivere un commento, ma non me la sono sentita di raccontarmi. La bambina che è in me sta troppo male, ripensando a certe ferite (perché – chiaro – ci son vecchi da rispettare e vecchi padri padroni) non me la sono sentita di mettere in piazza quella bambina…

Alla frequentatrice di questo blog che non ha – giustamente – scritto un commento,
a “chi” pensa che la confusione sia lo stato mentale più vero
e a tutti dedico una delle mia canzoni preferite.
Tra le prime dieci, di sicuro.
Per quello che dice. Sul tempo, sulla vita e sulle stelle.