Da facebook… così per gioco

Chi sia la persona che su facebook si nasconde dietro al nick Monica Rossi io non lo so. Lo leggo, a volte scambio dei messaggi con lui. Conosce di sicuro il mondo della grande editoria, di cui parla spesso (e spesso non son d’accordo con lui), conosce di sicuro il cancro con cui convive, da anni.
Stamani ha intervistato una scrittrice, Deborah Gambetta e io, dopo aver letto l’intervista, sul mio profilo facebook ho scritto questo. Così, per passare il tempo. Per gioco.

Appena letto un’intervista di Monica Rossi a Deborah Gambetta. Dal momento che fa caldo, ho mal di schiena, devo lavorare (interviste di basket, una recensione) e sono di umore nero mi è venuto in mente un gioco cretino, tipo: vai su un’isola deserta, ti puoi portare solo 10 libri, oppure, solo 10 cose da mangiare (metterei pomodori e cetrioli al primo e secondo posto, il caffè al terzo, fagioli al quarto, olio di oliva al quinto, caffè al sesto, riso integrale al settimo, pecorino toscano di media stagionatura all’ottavo, birra rossa d’abbazia al nono, pizza margherita con origano al decimo…. cacchio, nemmeno un dolce…)… Ma veniamo alla proposta di cazzeggio estivo…

Supponiamo. Incontro un tipo pieno di soldi che mi dice, fammi da direttore editoriale di una casa editrice con i controcazzi. Poi prosegue. Dimmi dieci autori da contattare, anzi no, contattali…. Comincerei da De Cataldo, che per me è il più bravo giallista italiano., poi chiederei a Mozzi un libro di racconti e poi, appunto, un romanzo a Deborah Gambetta… Gli altri sette, poi, andrei a cercarli nella piccola e micro editoria, quella che nessuno caga. Sarebbe una figata, questa, un lavoraccio, anche. Una sfida

(Dimenticavo: fosse vivo Vitaliano Trevisan sarebbe il quarto… o primo dei famosi, non so)

(Poi. La Gambetta piaceva anche al mio amico scrittore, editor, traduttore e cento altre cose Luigi Bernardi).



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