Il sentiero dei papaveri: recensioni su facebook


Remo Bassini mi fa compagnia con il suo delizioso racconto Il silenzio dei papaveri. Ho già letto i libri di Remo pubblicati da Golem Edizioni. La suora e Forse non morirò di giovedì. Conosco lo stile e il ritmo di Remo e lo ritrovo in questa sua “fiaba” quasi mi verrebbe da chiamarla. C’è un personaggio Il Capitano che ha poteri di veggenza e diventa l’eroe della vicenda, delle vicende. C’è un bar dove le storie vengono raccolte e c’è un personaggio che dovrà risolvere il trauma della sua vita: la madre è andata via quando lui era adolescente e non è più tornata. Lui è rimasto col padre ed è cresciuto nel dispiacere. Finché non incontra Il Capitano lui non avrebbe però mai saputo di avere quel dolore fermo nel suo inconscio. Sarà il capitano a svelarlo. Nella nostra vita siamo tutti fermi a pochissimi avvenimenti a pochissimi giorni e sempre solo quelli ricordiamo. La lettura scorre piacevole e impariamo quanto sia importante l’ascolto, come si possa riuscire a trovare il sentiero dei papaveri che poi altro non è che la nostra via nei giorni e negli anni. Un grande abbraccio a Remo Bassini, scrittore affettuoso, cioè scrive per dare dignità agli affetti credendoci ancora
Ippolita Luzzo

Dopo un abbrivio intrigante e inconsueto, con la sottolineatura della figura della mamma, citata molte volte nelle prime pagine, per sottolinearne l’importanza che acquisirà in tutto il racconto, la storia si svolge attraverso eventi che evolvono in situazioni incredibilmente inaspettate e singolari. Il romanzo si veste di personaggi dai nomi bizzarri: il Capitano, il Piccolo Prete, il Trattore, il Silenzioso, il Poeta, L’Eterno, Piccarda, la Libraia. All’inizio del racconto non si è conquistati dal protagonista, pare solo uno pseudo scrittore fallito, una specie di ameba parassita del proprio padre, ma, a poco a poco, il personaggio acquisisce spessore e si motiva tanto da ispirare simpatia. Le sue peculiari stranezze, spesso si possono rapportare, per similitudine, a sensazioni e timori che, con altre vesti, appartengono un po’ a tutti. Il romanzo è ricco di spunti meditativi che conducono a profonde considerazioni, come il rammarico di non conoscere abbastanza il passato dei nostri cari che non ci sono più, per non aver comunicato a sufficienza con loro. In conclusione Il sentiero dei papaveri mi è piaciuto e lo consiglio, perché è un testo interessante e sorprendente, pieno di umanità, buono come “un panino con la frittata”.
Giulio Dogliotti

Un uomo in crisi trova una nuova ragione di vita nelle persone che incontra al bar del Capitano, nella periferia della sua città: vite vere, relazioni vere, non semplici né scontate, ma le loro storie gli fanno tornare la voglia di cominciare a inventare altre storie – lui che anni fa ha pubblicato un libro di racconti del quale non vuole più sentire parlare. E navigando nelle vite di altra gente, poco per volta solleva la cortina di non-detto che grava sul suo passato, compresa la ragione per cui i suoi genitori si separarono quando lui era solo un adolescente.
Franco Ricciardiello


Un estrattore di emozioni questo libro, Il sentiero dei papaveri di Remo Bassini per Golem Edizioni.
Atmosfere d’altri tempi nel nostro tempo, un’odissea orale che alla fine trova la sua sintesi scritta, grazie a personaggi originali che una società omologante non può sostenere né sopportare, e che alla fine avrà la meglio sul loro sodalizio spirituale. Una lettura labirintica, che alterna bellezza e tragedia, intimismo e confidenze, passioni segrete e amori dichiarati, ironia e commozione.
Una lettura che mi sono goduto.
Carlo Barbieri