Allora è vero, perché io mi son detto, mentre sentivo la radio con l’auricolare portando a spasso il cane, non non può essere, ho capito (giuro: non scherzo).
La radio diceva, mentre il mio cane cercava di stringere amicizia con una vecchia cagnetta, e quindi mi strattonava, diceva la radio che Berlusconi, smentendo di essere stato male, ha dichiarato di sentirsi come un ventenne, e in questo, io, non ci vedo niente di male.
Poi ha anche dichiarato che questa sinistra fa male al paese, e io qua mi son domandato: Ma quale sinistra?
Infine avrebbe detto, e qui ho avuto l’inghippo col cane, che buona parte dei fannulloni stanno a sinistra.
Mi son detto no, ho capito male.
Allora, quando Berlusconi se ne è uscito con Obama abbronzato io ho pensato che, punto primo, era una battuta infelice e che, punto secondo, non mi andava di perderci fiato pure io. E’ la mia natura, certe volte sto appartato.
Non ho mai fatto nemmeno dell’ironia su ministre da calendario. Mai.
Dicono, le ministre da calendario, che hanno sempre creduto nei valori della famiglia e non si sono mai spogliate, loro?
Embè? Quanti sono i politici di destra o di sinistra che ce la contano giusta?
Comunque. Questa dei fannulloni mi è rimasta sullo stomaco.
Allora, mio padre è stato prima un contadino e poi un operaio. Ed era di sinistra. Ha sempre votato Pci, mio padre. Ed è ancora di sinistra. Credo voti (senza il minimo entusiamo) Pd o Rifondazione. Mio padre – che ha iniziato a lavorare quando aveva sei anni – andava in fabbrica con la febbre o con l’ulcera o con tutte e due insieme. Mi ha messo in testa, mio padre, che i fannulloni sono una brutta razza. E pure io, se ho l’influenza, vado a lavorare.
Ricordo che quando fu l’ora di andare in pensione lo aiutai a compilare la domanda, cercare, controllare che gli avessero versato dei contributi (le famose marchette).
Esempio. Mio padre ha fatto il boscaiolo nell’alta Savoia, Francia. Bene, ogni due mesi riceve venti euro per aver fatto lo stagionale due anni in Francia.
Cercammo i versamenti contributivi di quando aveva fatto il contadino.
Sopresa. Un suo padrone, prete e democristiano, non aveva versato il becco di un quattrino, tanto l’Italia di allora era come questa: dei furbi.
E se mio padre, ora, ha qualche euro in meno di pensione (tanto 900 lui e la minima mia madre son grasso che cola, no?) lo deve a quel prete. Un sant’uomo. Che non era di sinistra, lui, e non andava ad arare il campo.
C’era qualcuno da sfruttare, un pelandrone di sinistra, insomma.
PS Non fate commenti da querela, che già ne ho un bel numero sulle spalle. Hanno un grande problema le querele: fanno perdere tempo. Un giorno inviterò tutti i miei querelanti in pizzeria e dirò loro: se avrò torto e vi dovrò dunque risarcire dividetevi la mia Alfa 147, che per ora è in buono stato, e dividetevi un quinto del mio stipendio, ma lasciatemi i libri, i cd e i computer per favore, che son le uniche cose che ho e a cui tengo.
PS. Comunque poi, riascoltando la radio, avevo in affetti capito male.
Non Berlusconi ma Brunetta.
Cambia poco. L’offesa rimane.
(lunedì ore 11,05)
