A Enrico Gregori è venuta un’idea.
Raccogliere, magari qui, degli incipit scritti dai blogger; incipit di cose loro, edite oppure no.
Ho detto a Enrico che a me sta bene, che mi sembra una buona idea.
Se io potessi punterei sugli inediti.
Se io potessi scriverei recensioni di libri inediti.
Poi sulla qualità, e sulle discussioni infinite – dagli all’autore contemporaneo; la gente non sa scrivere eccetera – lascio volentieri ad altri la facoltà di sentenziare.
E’ difficile riuscire a capire in rete dove stia il confine tra cose dette perché si pensa così, e cose dette perché o conviene così o perché ci si deve togliere dei sassolini.
Ogni tanto ricevo qualche mail. Di qualcuno che mi segnala che ho ricevuto attacchi, per lo più anonimi.
Solitamente è pubblicità. Ne ho almeno una decina che mi dedicano tempo e attenzioni.
E comunque. La vita è breve anche se si campa cent’anni, e, io tre anni fa al giornale ho capito una cosa: che quando arriva una lettera anonima, contro di me o contro altri, c’è una sola cosa da fare. Non arrivare al fondo (salvo eccezioni) e buttarla via.
(Sinceramente. Non capisco alcuni siti che pullulano di insulti di anonimi. E magari si lamentano, gli amministratori. Allora. Perché non attivano l’opzione dei commenti in moderazone? Forse perché gli insulti fanno salire il contatore di qualche unità? Si ma poi?).
E quindi. Se in questo blog faremo questa raccolta di incipit chi volesse restare anonimo è pregato, comunque, di manifestarsi, almeno a me, per posta elettronica. Con nome e cognome.
