Quattro ore a Firenze per il mio compleanno numero 56, ieri (proveniente da Cortona).
La prima tappa è pratoliniana: “La strada. Firenze. Quartiere di Santa Croce”.
Poi piazzale della signoria. Poi… Firenze.
Una cena da Mario o Marione, due passi per la città che ho sempre sognato: fin da ragazzo, per me Firenze è la più bella di tutte.
Stiamo tornando alla macchina, io Francesca e il piccolo. Alle spalle ci sono gli Uffizi, sulla destra il Ponte Vecchio, a sinistra, in alto, domina San Miniato.
Il cielo è senza stelle, di un blu che comunque sa ancora di estate.
Gli Uffizi, San Miniato, l’Arno.
Immagini da ricordare.
Qualcuno guarda l’Arno.
Una ragazza guarda l’Arno. Improvvisamente, scoppia a piangere. Si copre il volto con le mani, appoggiandosi al parapetto, mentre le passiamo accanto.
«Perché piange la ragazza?» domanda il piccolo Federico Libero.
«Nono lo so», rispondo.
«Perché piange la ragazza?» richiede il piccolo, più volte.
«Non lo so». Penso alle immagini da ricordare.
Auguri… scusami per non aver ricordato!
:-)
Un abbraccio a te. Francesca e al cucciolo che sa ancora guardare e porsi domande…
Firenze mi chiama da tempo e mi sa che risponderò.
gli auguri intanto.
e un abbraccio forte.
e un pensiero a firenze.
la prima città che ho veramente amato, andando a visitarla con i miei genitori da bambina.
e un altro pensiero.
mi è capitato di piangere qualche volta, anche per strada.
non so cosa avrei risposto se qualcuno mi avesse fatto una domanda come quella che ti ha fatto federico libero.
Il pianto sul lungarno mi sa tanto di “sindrome di Stendhal” (altrimenti nota come “sindrome di Firenze”).
Spero sia questo, meglio che altri pianti dolenti.
Ancora auguri!
…d’altra parte uno che ha in testa(ta) di fare “collezione di attimi”, non può non notare una donna che piange appoggiata al parapetto…
Arrivo tardi per dirti “buon compleanno” (ero completamente sconnessa – in tutti i sensi – nei giorni scorsi). Ti faccio ugualmente tanti e i migliori auguri.
Eh sì, sono sempre i bambini a fare le domande giuste, a vedere il nocciolo delle cose. Chissà quanti adulti saranno passati oltre senza vedere…Questo mondo zozzo lo possono salvare solo i piccoli…
capisco la sua infatuazione per Firenze. Le immagini che lei descrive le ho tutte negli occhi. Purtroppo io guardo alla mia Città con gli occhi del rimpianto perché vedo anche tutto il suo decadimento.
Abner Rossi
E’ bello che qualcuno faccia attenzione alla gente che si incontra per strada. Ci dice questo, che tu sei una persona molto sensibile, Remo, e che fai attenzione a ciocche’ ti circonda. Forse un altro non avrebbe notato la presenza di questa persona che soffre per strada. Fare attenzione e parlarne cosi’ come fai tu, e’ un bellissimo atto di umanita’. Grazie Remo.