Ha presente quei vecchi giardini persiani, con peschi, meli, cachi, ciliegi e un paio di salici? I miei ricordi più belli sono di quando nuotavo nella nostra enorme piscina dalla forma strana. A scuola ero una campionessa di nuoto, e mio padre era molto fiero di me. Circa un anno dopo la rivoluzione è morto di infarto; il governo ha requisito la casa, il giardino e siamo stati costretti a trasferirci in un appartamento. Da allora non ho più nuotato. Il mio rimpianto è rimasto sul fondo di quella piscina. Sogno spesso di tuffarmi, per recuperare qualcosa che appartiene a mio padre e alla mia infanzia. (Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi)