Il sentiero dei papaveri: tutte le recensioni

Il sentiero dei papaveri conferma la bravura di Bassini e in particolare attesta la sua capacità di essere meravigliosamente inattuale in questa vergognosa attualità.
Massimo Novelli su Il Fatto quotidiano
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Un autore come raramente se ne incontrano, e, quando succede, qualcosa di lui resta inevitabilmente dentro di noi, per cambiarci, per migliorarci…
Perché il sentiero dei papaveri è lì….
Tutti possono percorrerlo…
carta-fragile (su instagram)
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Un libro sincero di avventure della mente e dei sentimenti, in quella che un grande scrittore, 200 anni fa Honoré de Balzac, definisce l’umana commedia.
Guido Michelone su La poesia e lo spirito
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È una storia di atmosfere, di simboli, di metafore e di visioni oniriche che si snoda conducendo il lettore dentro un mistero, anzi, una serie di misteri.
Rosalia Messina su Letteratitudine
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La vicenda scivola lungo quel sentiero dei papaveri che nessuno sa di preciso dove sia ma dove arrivarci non è difficile, e si svolge nel bar di una periferia povera e violenta di una città senza nome, elementi questi che aiutano a creare un’atmosfera di magico che non ti so spiegare, come dice il protagonista.
Angelo Marenzana su CorriereAl
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E’ una storia-fiaba senza tempo, che potrebbe svolgersi in qualunque luogo, in cui prevalgono sentimenti, purtroppo spesso desueti, come la solidarietà, l’ascolto, l’accoglienza, il perdono e la gratuità al di là di ogni età, sesso, razza o ceto sociale:
Daniela Domenici su “Daniela e dintorni”
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Non vi diciamo dove si trova “Il sentiero dei papaveri”… Sul sentiero dei papaveri anche voi deciderete di “essere più forti della paura”.
Roberta Martini, La Stampa edizione di Vercelli
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Una storia intrisa di tante storie e il gusto di Remo Bassini per i bar di un tempo, per la gente e per le storie nascoste dietro i conventi.
Paola Rambaldi su Liberi di scrivere
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“ Il sentiero dei papaveri racconta di persone che vivevano come una volta. Ci ricordiamo ancora come si viveva anni fa senza smathphone e like su facebook? A prescindere dal ricordo: il mondo sta cambiando, ma noi, forse, ci limitiamo a subire, prendendo atto che non c’è un’ altra strada. O forse c’è: è il sentiero dei papaveri”
Maria Pina Ciancio su Lucaniart
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Ci ricordiamo ancora come si viveva senza smarthphone e senza like su Facebook? Quando, al risveglio, guardavamo la finestra per capire se era una giornata di sole o di pioggia?
Su Montecarlo News
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Personalmente lo ritengo un romanzo su come si può restare umani. Il “Grande fratello” è qui con noi da tempo, più subdolo e pervasivo che mai.
Gian Piero Prassi su Notizia Oggi
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Intervistato da Alessandra Rauti (dal minuto 5 e qualche secondo) a Incontri d’autore, su Radio Rai 1.
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