Se tutto si fermasse così com’è, ora, direi Va bene.
Per tutto intendo i contatti in rete: di blog, di posta elettronica, di face (e fortuna che non uso quasi mai skype e mai messenger).
Credo che il problema che ho io sia un problema di tutti, chi più chi meno.
Ogni giorno nuovi incontri in rete, e dal momento che il tempo è quello che è, la sovrapproduzione di incontri, link, contatti, mail, alla fin fine si traduce in una cattiva gestione dei rapporti.
Siamo attratti dal nuovo ma il nuovo presuppone, dal momento che il tempo è sempre lo stesso, una infedeltà nei confronti del vecchio (dei vecchi contatti, insomma).
Quante sono le persone che, sempre più, si sono adirate con me perché non ho tempo?
Quante sono le persone a cui dovrei almeno scrivere perché son persone miti, che temono di di darmi fastidio?
E nella vita reale è quasi la stessa cosa.
Vedo persone oltre la vetrata (con veneziana, all’americana) del mio ufficio che, da lontano, mi salutano e dicono, ai miei colleghi, di non disturbarmi, che sono al telefono o con altra gente.
Io so questo so: che vedendomi da fuori non riesco a giustificarmi.
Nella vita e in rete.
Sto accumulando, per esempio, manoscritti e libri da leggere.
Troppi.
Anche perché, poi, uno, cioè io, avrebbe voglia d andare in libreria e comprare, magari per natale, cinque libri da leggere nei cinque giorni di ferie che ho.
Boh, vedremo.
anch’io ci sono.
un sorriso, remo.
è un appuntamento molto piacevole quello di trovarsi su due o tre blog a leggere bei post e commenti e, ogni tanto, commentare. mi piace che si scherzi e anche che si scazzi, ogni tanto…sì! è un po’ davvero come essere al bar di cui però, sono certa non apprezzerei molto le chiacchiere, non certo le “chiacchiere da bar”. insomma a me, finito i’ ricreativo, piace anche la parte curturale , un so’ se mi spiego…curtura che trovo dia più senso anche al resto perchè è un modo per raccogliere comunanze di vario genere.
devo dire che però, non so, forse perchè siamo entrambe femmine, sono con lanoisette e sento un po’ la mancanza del reale, del pratico…
mi sento alquanto saturo anch’io, e sono in cerca di soluzioni (nel mentre cancello senza rimpianti alcuni contatti in FB che non so da dove vengano); è una questione di sviluppo sostenibile anche questa
Nell’era dell’ottimismo rateale della banca differente, ti porgo i miei saluti.
A presto.
Anch’io dico che va bene. E passo per un saluto perchè mi va e faccio come posso, quando posso. Forse a volte pretendiamo troppo da noi stessi e ho imparato a guardare le cose che lascio indietro senza ansia. Un bel traguardo.
Morena se avessi saputo di mercoledì sarei venuta volentieri, immagino che sia stato dopo le 21. Al Fuori Orario organizzano sempre buone cose.
Buon lavoro Remo.
@ carlo:
scrivi bene. ma “fanculo tutto il resto” è forse il tuo capolavoro. tipo “m’illumino d’immenso”
Un blog, o due, o tre, dove ritrovarsi come al bar, o in trattoria. Qualche volta ci sei, qualcun’altra no. Senza che gli altri si chiedano il prechè. E se poi si riesce a ritrovarsi anche in una trattoria (vera) è anche meglio. Certo è più difficile se uno sta a Roma, un altro a Vercelli, uno a Brindisi o giù di lì. Ma alle volte si riesce anche.
Fanculo tutto il resto.
a enrico: dimenticavo, grazie per apprezzamento
la luce su in paese
a enrico: però avevo scritto:( per alcuni: scusate il termine). Sai ,è stato il mio mondo per 40 anni!
Ma di gente vera ne ho incontrata da tutte le parti
” a prescindere”.
a remo e renato:
sono stradaccordissimo. le presentazioni con poca gente, che sono più chiacchierate che dibattiti o peggio ancora conferenze. fossero sempre così, ne farei una alla settimana…….magari con qualche “compagno” de meno…….a rena’, te la sei voluta
:-)
e quando si vorrebbe avere tempo per rendere reali le conoscenze virtuali?
mercoledì sera ho fatto una presentazione a Taneto (reggio emilia) al circolo Fuori Orario.
E’ stata molto bella, bel clima e persone ‘attente’, che nel caso del mio libro ha un significato più forte.
le presentazioni servono non tanto per le copie vendute quanto per il passaparola, per fare conoscere il libro, cosa che in certi casi è importante.
maddai, che bello, Remo sentir parlare di Sermide e di Zena… mi sento a casa da Zena.
peccato non ci conoscessimo, altrimenti saremmo stati in settantuno…
sto dalla parte di castoretpollux, decisamente.
Forse solo i mari del sud potrebbero salvarti da questi interrogativi, Remo.
Strappandoti all’eccesso di rete.
caro renato,
non lo dice nessuno ma io, ora, sbattendomene, lo dico: le presentazini più belle sono quelle con venti persone, perché si crea un bel clima, e si fnisce magari davanti a una birra, un bicchiere di vino, un caffè, parlando di libri e d’altro (e son serate, hai ragione, pià vere, rispetto a quelle trascorse davanti al pc).
la più bella presentazione che ho fatto io, comunque, l’ho fatta di fronte a una settantina di persone, a sermide, dove gorgoglia il Po.
ma lì, a sermide, c’è un piccolo mondo antico che ruota attorno a zena, la blogger chiamata colfavoredellenebbie
Giovedi sera sono andato a presentare il mio libro presso un circolo Arci di Imperia.
Sez. antica compagnia dei camalli. 20 persone.
Arriva un compagno( per alcuni:scusate il termine) che non vedevo da 25 anni e lo bacio e mi presenta sua moglie e sua figlia una ragazza bella solare come lui. Poi un vecchio partigiano di oltre 80 anni ,mi compra il libro e vuole una dedica e mi parla di cose belle, concrete.
Infine,il gestore del circolo, un (compagno argentino) fuggito dai tempi della dittatura intavola un discorso su come avvicinare i giovani al cineforum, senza spaccare le palline con film noiosissimi. E parliamo del ” bacio della donna ragno” di ” tierra y libertad” eccetera.
L’amico che mi aveva invitato si scusa per la poca gente. Gli rispondo se é pazzo. Una serata così vale cento notti passate al computer.( almeno per me).
Ps per Enrico. quella sera ho venduto 9 libri alla faccia delle librerie.
Un abbraccio
Io però credo che, dall’esterno, se una persona comprende il lavoro e l’impegno dell’altro, invece sia in grado di giustificare pienamente ed accettare il tempo per quello che è.
Non si possono sempre avere dei rapporti esclusivi.
In un giorno ci sono 24h… solo il nostro P.del C. ne ha 36.
la rete è questa. in teoria, se tutti siamo nella stessa rete, tutti ne conosciamo pregi e difetti. compreso il fatto che non sempre e non tutti i giorni si possa fare il giro dei blog amici e/o conoscenti a lasciar tracce e commenti.
può anche succedere, in base ad accadimenti impalpabili, che ci siano 5-6-7 blog “eletti” a punto di ritrovo comune. non c’entra, secondo me, l’autorevolezza del blog medisimo, ma un sacco di indescrivibili elementi che, in definitiva, fanno agio. un po’ come vedersi più spesso in un certo bar….boh, vedremo
:-)
I capi sono capi, Remo :-pppp
Hanno la veneziana che li separa dal resto del mondo!!!
Sto scherzando, ovviamente
Buona Domenica
Io vo a Torino a vedere un balletto
Elisa
Post che fa riflettere sulla vera essenza della vita moderna.
Diceva qualcuno: Corri corri, che qua ti aspetto.
Personalmente…
Personalmente mi sforzo di fare una cosa alla volta, con la massima dedicazione, lasciando che la mia attenzione si posi solo su ciò che faccio. Il resto? Poco a poco. E se non arrivo? Arriveranno gli altri.
Rino, qua e ora, nel solo presente che ha.