Ci fosse una cosa, una, che va bene, in questi giorni.
E il post – in assoluto il più breve di “altri appunti” – potrebbe finire qui.
Però.
Fortuna che di notte scrivo e leggo.
Dalle 11 alle 3 scrivo. Poi pausa caffè o tè nero e lettura fino alle 4, poi ancora un’ora, fino alle 5, quando è l’ora di dare i croccantini al gatto, che ha gli orari sballati come me, per l’ultima ora di scrittura.
Due giorni, massimo tre, e ho finito di scrivere (e rivedere) un romanzo che è stato facile da scrivere: ce l’avevo in testa, da anni, titolo compreso.
Poi.
Domani incontro la persona che ha fatto sì che scrivessi La donna che parlava con i morti.
Infine.
Sabato pomeriggio e domenica sono al Salone.
Vado, che son di fretta, come al solito
a chi lo dici, Remo! tutti vogliono, tutti hanno scadenze, tutti hanno deadline, come dicono i fighi… ma dove stiamo correndo? altro che deadline, qui finiamo tutti dead e basta!
dai, Remo, fatti sentire,
visto che sei a Torino!
Mario
sabato e domenica sempre al salone? dai, ogni tanto vai pure in corridoio
ci sono sempre i lati positivi.
almeno hai finito di scrivere (e rivedere) il romanzo. e a tempi di record a quanto pare.
ciao remo :-)