Credo proprio che il commento scritto da Enrico Gregori nel precedente post meriti maggiore visibilità.
Lo copio e incollo. E ringrazio Gregori.
Off, very off, extra off… topic, e me ne scuso con Remo. Ma utilizzo questo suo blog per una considerazione che, non essendo io un rinomato intellettuale, lascia il tempo che trova. In giornata, però, ho dato un’occhiata qui e là in alcuni blog cosiddetti “letterari” e non ho trovato traccia di un ricordo, di un pensiero, di una semplice parola sul fatto che oggi avrebbe compiuto 90 anni Pier Paolo Pasolini. Potrebbe essere non dovuto, per carità. Non è che i blog, seppur “letterari”, debbano essere una sorta di almanacco. Però è singolare che i suddetti blog non dimentichino che tra 3 giorni è l’8 marzo. Oppure sono molto solleciti nel celebrare l’anniversario della morte di un poeta del Turkmenistan (tradotto solo a Ulan Bator, ovviamente). Più solleciti ancora lo sono nel segnalare e proporre nuovi Pasolini, nuovi Moravia, nuovi Flaiano spesso con la qualità fondamentale di essere TQ e amici cari dei tenutari dei blog. Sempre più spazio, vedo, per “nuovi qualcuno” e meno propensione a ricordare gli originali. Pasolini non è TQ, era già fuori quota quando fu ammazzato. Quindi, nei fatti, per molti blog “letterari”, era poco più di un frocio che scriveva qualcosina di decente. E sono gli stessi blog sui quali, per esempio, si legge che Fabio Volo non deve avere albergo nel mondo della letteratura. Può darsi, ma è un’affermazione che poco mi convince se arriva da chi gestisce un blog letterario come se fosse un ufficio raccomandazioni o una palestra nella quale allenarsi a farsi delle seghe. Mentali, ovviamente. Di quelle d’altro genere ne scriveva, per esempio, proprio Pasolini. Sarà per quello che ancor oggi i titolari di “quei blog lì” gli preferiscono l’ultima silloge poetica del loro idraulico. Che fa tanto alternativo.