Incipit del nuovo libro

Sto (ri)scrivendo un nuovo libro. L’ho iniziato ad agosto, in ferie. Poi l’ho gettato via, e l’ho ricominciato.
Dimenticavo: sono agnostico, io.

Ecco l’incipit.

Una volta mi disse che se volevo sentire la voce di Dio avrei dovuto restare a dormire lì, nella capanna che aveva costruito tra bosco e fiume. Non gli diedi retta. Ma oggi penso che mio padre avesse ragione. La voce di Dio – basta volerla ascoltare nel silenzio della notte – è l’acqua del fiume che scorre.

Si è svegliata, ha visto che sono le tre passate da quattro minuti, ha pensato che Luca, come succede da un po’ di tempo, si sarà addormentato davanti al computer, e che, quindi, deve andare a svegliarlo.
Luca, però, nello studio non c’è. Non è davanti al computer, non è in bagno, e non è in cucina, né sul balcone a fumare una sigaretta di nascosto, metti che gli sia venuta voglia di ricominciare. Comunque. Non è da lui uscire a quest’ora, senza avvisarla, senza lasciarle un biglietto. Per essere uscito è uscito: mancano i jeans, le scarpe. Ha preso l’ombrello verde, diluvia, adesso. È la prima pioggia di settembre.

Nuovo libro e recensione

C’è che stavo per scrivere un nuovo libro. L’ho iniziato prima di ferragosto, scrivendo nel bar di uno stabilimento di una spiaggia a Castiglion della Pescaia.
Anche l’hanno scorso scrissi (il giallo intitolato “Il caso lingua macabra*”) in uno stabilimento, ma in Puglia. Meglio il mare del Salento, lo preferisco a quello maremmano.
In pochi giorni ne avevo scritto una buona parte, un terzo, forse un quarto: 100mila battute. Poi tornato a casa mi sono fermato perché non mi convinceva del tutto.
C’era l’aspetto sociale, di denuncia, che mi convinceva, c’era una storia con appendici che se ne andavano per conto loro, c’erano, soprattutto, personaggi poco convincenti. Meno uno: Anna Antichi, la protagonista del mio libro, La donna che parlava con i morti**.
Ho ripreso il tutto, l’ho rivoluzionato, 55mila battute.
Poi ho fatto di meglio: ho messo da parte e ricomincio da zero, stanotte o domani, credo.
E ho fatto una cosa mai fatta: La scaletta.
(* Il caso lingua macabra non è ancora uscita. Se va bene, esce tra sei sette mesi. Se va male non esce per niente)
(**La donna che parlava con i morti, della Newton Compton, è fuori catalogo, insomma appartiene a me. Se nessuno la ristampa, mi sa che la metto in rete)

Intanto.
Una (bella) recensione su Vicolo del precipizio.
http://rosaliamessinaioscrivo.blogspot.it/2013/09/consigli-di-lettura-vicolo-del.html