C’è che stavo per scrivere un nuovo libro. L’ho iniziato prima di ferragosto, scrivendo nel bar di uno stabilimento di una spiaggia a Castiglion della Pescaia.
Anche l’hanno scorso scrissi (il giallo intitolato “Il caso lingua macabra*”) in uno stabilimento, ma in Puglia. Meglio il mare del Salento, lo preferisco a quello maremmano.
In pochi giorni ne avevo scritto una buona parte, un terzo, forse un quarto: 100mila battute. Poi tornato a casa mi sono fermato perché non mi convinceva del tutto.
C’era l’aspetto sociale, di denuncia, che mi convinceva, c’era una storia con appendici che se ne andavano per conto loro, c’erano, soprattutto, personaggi poco convincenti. Meno uno: Anna Antichi, la protagonista del mio libro, La donna che parlava con i morti**.
Ho ripreso il tutto, l’ho rivoluzionato, 55mila battute.
Poi ho fatto di meglio: ho messo da parte e ricomincio da zero, stanotte o domani, credo.
E ho fatto una cosa mai fatta: La scaletta.
(* Il caso lingua macabra non è ancora uscita. Se va bene, esce tra sei sette mesi. Se va male non esce per niente)
(**La donna che parlava con i morti, della Newton Compton, è fuori catalogo, insomma appartiene a me. Se nessuno la ristampa, mi sa che la metto in rete)
Intanto.
Una (bella) recensione su Vicolo del precipizio.
http://rosaliamessinaioscrivo.blogspot.it/2013/09/consigli-di-lettura-vicolo-del.html