Prima riunione dei componenti le due liste che sosterranno la mia candidatura (una lista si chiamerà Vercelli Libera e nasce dall’esperienza della Lista Civica Voce Libera, la seconda lista non è stata ancora battezzata). Accanto alle personeche gravitano alla Lista Civica Voce Libera e accanto alle persone che gravitano attorno a Sel se ne sono aggiunte altre. Qualcuno si è definito di centrosinistra (e anche anticomunista) ma altri,i più, provengono da esperienze di sinistra progressista: Rifondazione, Sel, Pd e movimenti vari. Insomma, una sorta di partito laburista in miniatura, senza simboli di partiti. E’ stato ampiamente discusso il problema delle primarie di coalizione con il Pd. Un paio di interventi hanno rimarcato che non facendole si perde un’importante opportunità. Ma tutti gli altri hanno votato contro le primarie con il Pd. Al ballottaggio (perché al ballottaggio o il Pd o noi arriviamo, dal momento che è inimmaginabile che il centrodestra stravinca al primo turno dopo gli sconquassi che ha fatto) faremo il possibile e l’impossibile affinché la città cambi governo. A livello strettamente personale aggiungo questo. Ho contattato (affinché si mettessero in lista) delle persone che conosco da anni e che sono deluse dalla sinistra in genere e ancor più dal Pd, soprattutto dall’ultimo Pd. Se l’assemblea avesse votato per il sì alle primarie di coalizione queste persone se ne sarebbero andate. E per me non avrebbe più avuto senso candidarmi. Noi lottiamo per un sogno, noi lottiamo per cambiare la città. Non è vero che il centrosinsitra si presenta spaccato. Si presenta con due volti, precisi. Avessimo fatto le primarie e poi ci fossimo presentati con un unico candidato sindaco avremmo dato l’impressione di essere uniti, ma sarebbe stato una grande finzione. Già siamo stati definiti dei perdenti, va bene così. Qualcuno mi ha detto: Ma scusa, potevi diventare o vicesindaco o sindaco… I have a dream. Noi abbiamo un sogno.