Mi manca il mare.
Prima però dico altro. Dico che a una stelle cadente chiederei di farmi vivere a Cortona facendo lo scrittore, da mattino a sera.
Torno al discorso sul mare.
Sono due anni che, nel mese di luglio, vado in Maremma, vicino a Scarlino. Vado a Baia dei gabbiani, dove affitto un bungalow. Ci vado perché lì si possono tenere i cani, anche in spiaggia.
A Baia dei gabbiani, io, non vedevo l’ora di svegliarmi, dopo quattro ore di sonno. Mi svegliavo alle sette senza bisogno della sveglia e, subito, andavo a fare un giro nella spiaggia deserta, col cane.
Io e il mare e il cane alle sette del mattino, e qualche pescatore. E una sensazione, mai provata, di benessere. Ho mille acciacchi, sempre. Mal di schiena, mal di testa, colite persistente. Lì stavo bene. E al mattino, dovunque io vada, sono sempre uno straccio. Mi risveglio al terzo caffè. Al mare no, mi sentivo subito… vivo.
Ecco, non so cosa direi a una stella cedente.
Mese: settembre 2017
Perché ho scritto: Il quaderno delle voci rubate (1)
Sa di antico il mio piccolo bar: è sotto i vecchi portici, nel cuore di questo paese, proprio vicino alla grande piazza dove si svolgono i comizi, si va al mercato oppure in Municipio, dove gli operai salgono sull’autobus che li porta nella zona industriale e dove la domenica la gente prima va a sentir messa nella maestosa chiesa di Santa Flavia e poi va a comperare i dolci della pasticceria Delrosso. Qui agli inizi del 900 c’era la bottega di un falegname.
Due mesi dopo lo riprendo in mano il bloc notes grande, formato degli a4. Ricordo molto bene. Era un giorno di Pasqua. In fuga da un pranzo familiare, ero solissimo in redazione. Prima di rileggere dico a me stesso: ora rileggi e poi farai come sempre: distruggerai. Hai fatto sempre così, da anni.
Poi ci fu un ripensamento. Agli abbonati furono date due opzioni: o il mio libro, o un’agenda con euroconvertitore.

Oggi, mercoledì20 settembre, recensione su Il Fatto de “La notte del santo”
Il mondo antico dei blog
Ho come avuto la sensazione, una sensazione intrisa di dolce nostalgia, di tornare come in un luogo d’infanzia, ricco di segni e ricordi, tornando a leggere cinque, sei, sette blog, e a sfogliarne altri con la ripromessa di riprendere un cammino tralasciato…
Sembra quasi che il passato a cui mi sento legato non voglia fuggire.
Gente che preferisce tornare nelle sale cinematografiche, che sembravano travolte dalle multisale; e libri di carta che vogliono restare di carta
(leggete qui).
Il mondo antico dei blog no, verrà sommerso. Ma non del tutto.
(Ieri mi son detto che se trovo una vecchia Fiat 500 la compro).