Premio internazionale di letteratura città di Cattolica, organizzato da Pegasus. Sabato 11 settembre, cerimonia di consegna al Teatro della Regina.
Stavo per dire questo, all’incirca. Insomma, mi ero preparato.
“Chi scrive, nel corso della sua esistenza incontra tanti giorni amari, rifiuti editoriali, critiche, voglia di smettere, ma incontra anche dei momenti belli, possono essere una mail, un riconoscimento… come quello, appunto, che sto ricevendo questa sera, qui a Cattolica.”
Mentre mi chiamavano a salire sul palco, e sullo schermo veniva proiettata l’immagine della copertina di “Forse non morirò di giovedì”, il presentatore, Roberto Sarra, diceva:
«Che dire, davanti al primo classificato su 2000 partecipanti non si può dire niente: chapeau.»
Ho invece detto: «Scrivo da sempre, ho pubblicato dodici libri. È la prima volta che arrivo primo, la prima volta di un primo premio. Non so se capiterà altre volte, non importa: come dice il proverbio “Il primo premio non si scorda mai”. Non vi dimenticherò.»
(Sabato 11, a Cattolica. Primo premio ex equo, con Mariantonia Avati, per la narrativa edita).