Questo breve estratto di Madame Bovary di Flaubert piaceva molto a Yates e Flannery O’ Connor
(Emma) Batteva sui tasti con disinvoltura percorrendo senza posa la tastiera, da un’estremità all’altra. Di seguito così scosso, il vecchio strumento, con le corde che vibravano, si faceva sentire fino in fondo al paese quando la finestra era aperta, e spesso lo scrivano del balivo, passando per la via principale a capo scoperto in pantofole di pezza, si fermava in ascolto, il foglio di carta fra le mani.
La O’Connor (nel libro Nel territorio del diavolo, sul mistero di scrivere) scrive questo:
Flaubert doveva creare un paese credibile dove collocare Emma. Non va dimenticato che cura immediata dello scrittore di narrativa non sono tanto idee grandiose ed emozioni tumultuose, quando infilare pantofole di pezza gli scrivani.
Ne ho parlato al corso di scrittura che sto tenendo, a Santhià.
Nella lezione introduttiva ho detto: Vi dico quello che ho imparato in vent’anni, son cose che mi avrebbero aiutato che avrei voluto sapere quando ho iniziato a scrivere…