regalo

Ho regalato a Ladypazz2
Ronda fascista
uno dei racconti postati sul blog a cui sono maggiormente affezionato.
Presto Ladypazz2 farà un regalo a me.

Devo mattermi a studiare, ora. Tra una settimana sono davanti al giudice, imputato per diffamazione.
Se perdo, un quinto del mio stipendio andrà alla mia querelante. Sento puzza di bruciato, l’ho sempre detto che morirò povero.

22 pensieri su “regalo

  1. Ti auguro che il giudice non sia un metro e mezzo di statura.
    .
    Remo, sei superstizioso? In che data hai l’udienza?

  2. Che scriverai sul tuo giornale?
    Bloggista alla sbarra.

    E poi ovviamente: memorie del Porcellino (il salvadanaio). Quanti porcellini strapieni di soldi ci vogliono per risarcire un disonesto? Mah.

    Qualche mese fa i ladri ci hanno fatto visita di notte; erano abbastanza ‘gentili’, nel senso che hanno preso soltanto i portafogli che solitamente lasciamo ovunque ben in vista. Non hanno notato il porcellino in terracotta della piccola: fa ridere, è grosso, panciuto. Si fossero accorti che a forza di buttare dentro i ‘regalini’ di carta dei nonni, si era accumulata dentro una vera fortuna…

    Insomma: buona fortuna Rem.

  3. Affidati ad un avvocato di infimo ordine, un guitto da tribunale. Probabilmente perderesti la causa, ma sai che bel racconto ne verrebbe fuori!
    :-)

  4. In bocca al lupo per la tua causa. Spero capiti sulla tua strada di giornalista una Lisbeth che ti serva la rivincita su un piatto d’argento, caso mai le cose si dovessero mettere male ;-)
    Annarita

  5. ah, non l’avevo letta Ronda Fascista. L’ho aperto qualche giorno fa. Veramente bello.
    Lo so, come recensione è uno schifo, però il succo è questo.

    riciao

  6. Direi che uno che ha scritto lo scommettitore sa bene come sopravvivere con pochi euro al giorno… comunque se mai dovessi diventare povero salirò a Vercelli una volta al mese per un catering di amatriciana.
    In bocca al lupo!
    Lory

  7. Al giudice che ti giudicherà per diffamazione prova a rispondere con Montale:

    Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
    l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
    lo dichiari e risplenda come un croco
    Perduto in mezzo a un polveroso prato.

    Ah l’uomo che se ne va sicuro,
    agli altri ed a se stesso amico,
    e l’ombra sua non cura che la canicola
    stampa sopra uno scalcinato muro!

    Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
    sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
    Codesto solo oggi possiamo dirti,
    ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

    Sinceramente in bocca al lupo, Remo

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