Panetteria.
Due donne dietro di me parlano.
Per non sentire dovrei tapparmi le orecchie, le ho dietro di me, che poi: sento Soprattutto una, L’altra dice poco.
Soprattutto una: Ma sì, guarda si è lasciata andare, adesso sai con chi si è messa, si è messa con quel magnaccia di (sussurrato), sono anni che passa da una storia all’altra…
L’altra: Veramente anche io…
Soprattutto una: Ma no, ma figurati, siete diverse, completamente diverse, lei, credimi, si sta gettando via, ma lo sai che (sussurrato)…
L’altra: No, ma davvero? Però ascolta, anche io, guarda che non ne sono uscita…
Soprattutto una: Ma cosa dici, tu hai una certa cultura, poi ti sei messa in analisi, a proposito lo sai che ho costituito un gruppo di (sussurrato)… ci troviamo a casa mia tutte le settimane…
L’altra: Interessante, e potrei…
Soprattutto una: Ma certo, guarda e poi costa pochissimo…
L’altra: Costa?
Soprattutto una: Sì ma cosa vuoi, solo l’iscrizione, in pratica costa solo l’iscrizione, guarda sono 480 euro in un anno…
L’altra: Ma per me sono troppi…
Soprattutto una: Scusa, ma se prima mi hai detto che volevi comperarti una borsa di trecento euro, vuoi mettere una borsa con la tua salute psichica…
L’altra: Ma non penso di essere conciata come Barbara… l’hai detto anche tu, prima no?
Soprattutto una (alla panettiera): Due panini senza niente, quelli naturali,
(poi all’amica): no guarda che non mi hai capito, a Barbara nemmeno lo chiederei di venire, sarebbe fiato inutile
Nel frattempo io mi sono voltato, indeciso se far notare a Soprattutto una che mi è passata davanti. Non faccio in tempo.
L’altra: Sai cosa penso che sei la solita testa di cazzo.
Desidera?, mi chiede una delle due panettiere. Cioè l’altra, perché in panetteria, almeno in quella dove vado io, come panettiera è considerata soprattutto una, che, appunto, non era quella, l’altra cioè, che mi ha chiesto cosa desideravo.