il ricordo da sei soldi

Da piccolo, elementari e medie, leggevo tantissimo. M’importava poco se mia madre mi metteva in “castigo”, proibendomi di uscire perché a scuola collezionavo votacci e note. Di nascosto, o in bagno o sotto le lenzuola di notte, illuminando con una pila, oppure quando mamma usciva dal droghiere, leggevo.
Senza però fare attenzione al nome dell’autore.
Pochi minuti fa. Prendo in mano un vecchio libro, non letto.
La canzone da sei soldi, di Archibald Joseph Cronin. Bompiani 1964 (un regalo).
Leggo di Cronin. E scopro che in bagno, sotto le lenzuola, quando mamma andava dal droghiere avevo letto E le stelle stanno a guardare…

 

5 pensieri su “il ricordo da sei soldi

  1. be’, proibire la lettura come castigo per cattiva condotta scolastica significa far diventare il libro un piacere proibito

    la tua mamma ha contribuito non poco alla tua formazione letteraria, perciò.

  2. vidi anche lo sceneggiato, tanti libri, allora, o anche dopo, li ho presi dopo aver visto uno sceneggiato televiso. Ricordo per esempio L’amante dell’orsa maggiore.

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