Questa poesia me la regalò mio figlia Sonia, una vita fa. Costa così poco regalare poesie… Lei la copiò e poi me la spedì per posta elettronica.
Una tigre morente – rantolava assetata
-Io cercai per tutta la sabbia –
colsi il gocciolare di una roccia
e glielo portai in mano
-I suoi grandi occhi – erano opachi nella morte –
ma cercando in essi – intravidi
una visione sulla retina
dell’acqua – e di me –
Non fu colpa mia – che corsi troppo piano –
non fu colpa sua – che mori’
mentre io stavo arrivando
-era – il fatto che fosse morta –
“La Dickinson è una poetessa dura, aspra, essenziale. Fatta di pietra e di quarzo. Non si fa illusioni. Non ne autorizza. Non crede nel paradiso in terra, non le piace (“I don’t like Paradise”).”(Beniamino Placido)