Lettore di me stesso

Con “La suora”, che esce il 2 dicembre, sono arrivato a quota 14 libri pubblicati.

Se mi domandassero: di questi 14 libri quali rileggeresti?, non avrei dubbi.

Bastardo posto, La donna di picche e La suora.

C’è un motivo. Quando scrissi il mio primo libro, capii che sarebbe diventato un libro (mi riferisco a Il bar delle voci rubate) perché mentre lo scrivevo avevo l’impressione di leggere qualcosa di nuovo. Qualcosa che usciva da me, più dalle mia mani che dalla mia testa.

E ho imparato una grande lezione, da allora. Che più ti allontani da te mentre scrivi e meglio è (anche perché, comunque, tu nel libro comunque ci finirai).

Ecco, Bastardo posto e La donna di picche e La suora sono i libri con storie e personaggi che ho saputo tenere alla giusta distanza.

Potrei però farmi un’altra domanda: e dei tuoi personaggi, quel è il tuo preferito? Risposta. Sicuramente Anna Antichi, protagonista di due gialli: La donna che parlava con i morti (Newton Compton e poi Il Vento antico) e Vegan, le città di Dio (Tlon).

Parlo da lettore dei miei libri, insomma.

Da scrittore no, non ho indicazioni. Son tutti figli miei.

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