La suora: recensione… psicoanalitica, e non solo

Una recensione “rara” questa (che รจ stata ripresa anche dal blog Gocciaagoccia: leggi qui), su La suora, scritta dallo psicanalista Emilio Mordini nella sua pagina facebook (questo invece il suo blog). Rara perchรฉ ha scavato nel libro, cogliendo il non detto(scritto) e svelando solo quel che basta.

๐—œ๐—น ๐—ฟ๐—ผ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฅ๐—ฒ๐—บ๐—ผ ๐—•๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ป๐—ถ, โ€œ๐—Ÿ๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—ผ๐—ฟ๐—ฎโ€ (๐—š๐—ผ๐—น๐—ฒ๐—บ ๐—˜๐—ฑ๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ, โ‚ฌ ๐Ÿญ๐Ÿฏ,๐Ÿต๐Ÿฌ) รจ costruito come un labirinto di specchi dove tutte le immagini appaiono lievemente deformate e lโ€™alternanza di trasparenze e riflessi serve a ingannare โ€“ e divertire – il visitatore.

๐—Ÿ๐—ฎ ๐˜€๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฒฬ€ ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—น๐—ถ๐—ฐ๐—ฒ: ๐—น๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ฐ๐—ฒ ๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฒ – ๐—ฅ๐—ผ๐—บ๐—ผ๐—น๐—ผ ๐—ฆ๐˜๐—ฟ๐—ผ๐˜‡๐˜‡๐—ถ, giornalista squattrinato e trafficante di formaggi dโ€™alpeggio, con la vita segnata dal suicidio del padre – incontra una notte di inverno, sul lago di Orta, una donna, Nora, che sta per entrare come novizia nel convento di clausura dellโ€™isola di San Giulio. Lโ€™amore che, inevitabile, sboccia tra i due รจ destinato a restare per sempre non detto, almeno sinchรฉ Nora, divenuta nel frattempo suor Beatrice, non chiede a Romolo di aiutarla a comprendere un terribile mistero.

๐—–๐—ฎ๐—บ๐—ถ๐—น๐—น๐—ฎ, ๐—นโ€™๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ก๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ, ๐—ต๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ถ๐—ป๐˜ƒ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ๐˜๐—ผ ๐—ฒ ๐˜‚๐—ฐ๐—ฐ๐—ถ๐˜€๐—ผ con la sua automobile unโ€™altra signora di poco piรน giovane di lei. Camilla, che apparentemente neppure conosceva la vittima, ha confessato il delitto ma si รจ rifiutata di fornire qualunque spiegazione e, tanto meno, di pentirsi del gesto. Romolo, purtroppo, non riesce a essere dโ€™aiuto allโ€™amica.

๐——๐—ถ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ ๐—น๐˜‚๐—ป๐—ด๐—ต๐—ถ ๐—ฎ๐—ป๐—ป๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜€๐˜‚๐—ฒ๐˜๐˜‚๐—ฑ๐—ถ๐—ป๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ ๐—ถ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ถ ๐—ถ๐—ป ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ฎ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ e piรน frequenti telefonate continua legare suora e giornalista. Siamo ora nel marzo del 2020, nei giorni in cui lโ€™epidemia inizia a dilagare per lโ€™Italia. La madre di Nora, condannata a trentโ€™anni di carcere, non ha voluto ricorrere in appello e sta scontando la sua pena. Il COVID giunge, perรฒ, a cambiare i destini: lโ€™anziana signora si ammala e di nuovo suor Beatrice non ha altra risorsa che rivolgersi allโ€™ amico.

๐—ข๐—ฟ๐—ฎ ๐—นโ€™๐˜‚๐—ฟ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฝ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ถ๐—น ๐˜€๐—ฒ๐—ด๐—ฟ๐—ฒ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜€๐—ถ ๐—ฒฬ€ ๐—ณ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฒ, prima che la morte metta la parola fine e precluda per sempre la veritร . Cosรฌ, Romolo si trasferisce in una Vercelli spettrale, avvolta nella nebbia e chiusa dal lockdown, e qui conduce le sue indagini che lo porteranno alla fine a scoprire una veritร  inaspettata.

๐—Ÿ๐—ฎ ๐˜€๐˜๐—ฟ๐˜‚๐˜๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฒฬ€ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—น๐—ถ๐—ฏ๐—ฟ๐—ผ ๐—ด๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ผ. Bassini attinge a piene mani dalle forme del romanzo di genere: Agatha Christie, di cui ricalca esplicitamente lโ€™uso delle ricapitolazioni, la scansione della storia, lo scioglimento finale e lโ€™uso del sottofinale; ma anche il noir americano, da Hammet a Chandler. Tuttavia, non bisogna farsi ingannare da questo primo specchio che lโ€™autore crea per sviarci: immediatamente, ad un livello solo lievemente piรน profondo, si dipana unโ€™altra storia.

๐—–โ€™๐—ฒฬ€ ๐˜‚๐—ป ๐—ป๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒ ๐—บ๐—ฎ๐—ถ ๐—ถ๐—ป ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ ๐—ถ๐—น ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—บ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฒฬ€ ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ผ๐—ฐ๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ถ๐—ป ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ป๐˜‚๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, sino dalle pagine iniziali, nelle atmosfere, nei luoghi e nello svolgimento: รจ quello di Guido Gozzano. โ€œLa suoraโ€ รจ, non saprei dire quanto consapevolmente, un romanzo di variazioni, persino di esercizi di stile, sui temi piรน cari al poeta torinese: dalle “buone cose di pessimo gusto” sino allโ€™estetica della fuga e della rinuncia. Siamo ancora, perรฒ, al primo specchio.

๐—œ๐—น ๐˜€๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฅ๐—ฒ๐—บ๐—ผ ๐—•๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐—ฒฬ€, ๐—ถ๐—ป๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฒ, ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ ๐—ฒ๐˜€๐—ฝ๐—น๐—ถ๐—ฐ๐—ถ๐˜๐—ผ. In parallelo al racconto giallo, lโ€™autore crea il personaggio di Romolo Strozzi come suo alter ego. A partire dal gioco, anche troppo scoperto, del nome, tutto il romanzo รจ costruito per convincerci che โ€œde Remo fabula narraturโ€. Lโ€™inganno serve a Bassini per introdurre un secondo filo narrativo che si sviluppa attorno al tema del rapporto (e del conflitto) tra maschi e femmine.

โ€œ๐—Ÿ๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—ผ๐—ฟ๐—ฎโ€ ๐—ฒฬ€, ๐—ถ๐—ป๐—ณ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ถ, ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—น๐˜‚๐—ป๐—ด๐—ฎ ๐—ฟ๐—ถ๐—ณ๐—น๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ถ๐—ป ๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฟ๐—ผ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ผ sulla difficoltร  di un incontro tra i due sessi e, se il personaggio di Romolo sembra sicuro che la violenza sia sempre maschile, non altrettanto si puรฒ dire di Remo che traccia un ritratto dolente di maschi violenti per disperazione, destinati spesso al suicidio, sconfitti dalla vita e dalle donne. Nel mondo descritto da Bassini, maschi e femmine possono davvero incontrarsi solo attraverso le grate di un monastero di clausura: ogni altro incontro รจ destinato a originare dolore e sopraffazione reciproca.

๐—œ๐—น ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐˜‡๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ ๐—ฒฬ€, ๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐˜€๐—ฒ, ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—น๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—•๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐—ฎ๐—ณ๐—ณ๐—ฟ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ€ ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ฟ๐—ผ๐˜€๐—ถ๐—ฎ, quasi gli mancasse la spudoratezza politica di portarlo sino alle logiche conseguenze ed รจ lo specchio che spiega probabilmente alcune delle ragioni ultime del romanzo.

๐—œ๐—น ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฒฬ€ ๐—ฎ๐—บ๐—ฏ๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ถ๐—น ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ผ ๐—น๐—ผ๐—ฐ๐—ธ๐—ฑ๐—ผ๐˜„๐—ป ma le atmosfere evocate sono significativamente quelle della primavera del 1945, quei terribili mesi in cui le bande partigiane – in Piemonte come in buona parte del nord Italia โ€“ seminarono il terrore, compirono sanguinose vendette ed eliminarono i testimoni che avevano conosciuto molti di loro quando, ancora pochi mesi prima, vestivano la camicia nera. Fu la strage di ragazzi di Salรฒ, di sacerdoti e di molti partigiani non comunisti come Guido Pasolini (non a caso Pasolini รจ evocato da Bassini anche nella cruda descrizione dellโ€™omicidio per schiacciamento).

๐—–๐—ผ๐—ป ๐—ถ๐—น ๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ผ ๐˜€๐—ถ ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ป๐—ฎ ๐—ถ๐—ป๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฒ ๐—ฎ๐—น ๐—ฟ๐—ผ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ, in particolare alle spy stories. Per non rovinare il piacere al lettore non ne dirรฒ molto di piรน se non che Bassini fa una doppia citazione: un poeta, T.S.Eliot, e James Jesus Angleton, noto anche con il soprannome The Kingfisher, che fu un famosissimo capo del controspionaggio dei servizi segreti americani. Il nodo sarร  sciolto solo nel sottofinale ma cโ€™รจ un indizio che lโ€™autore, in omaggio alla fairness, dร  nel corso del racconto a chi lo sappia cogliere.

๐—œ๐—ป๐—ณ๐—ถ๐—ป๐—ฒ, ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—บ๐—ถ ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ๐—น ๐—พ๐˜‚๐—ถ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ€ ๐—ฏ๐—ฒ๐—ณ๐—ณ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฑ๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ. Bassini intitola il suo romanzo โ€œLa suoraโ€ ma non ci dice mai che sia esplicitamente dedicato a suor Beatrice, la Nora amata da Romolo. Chi รจ davvero la suora che dร  il titolo al libro? Io, come psicoanalista, credo di averlo capito.

Pensieri e parole: intervista a Emilio Mordini

Da molti anni oramai, anche con responsabilitร  del mondo della cultura, si รจ andato progressivamente riducendo il lessico delle persone. Le persone utilizzano sempre meno parole, siccome le parole sono i pensieri, se abbiamo poche parole abbiamo poche pensieri. E piรน le parole sono semplici, immediate, piรน i pensieri sono semplici e immediati.

Emilio Mordini, medico e psicanalista, in un’intervista su Comunicazione pandemia.

(Viviamo da tempo – aggiungo io – nell’era degli slogan a buon mercato. Da Berlusconi alla pandemia, sempre peggio).

Un passo de “La suora” (che non ho scelto io)

Circolo dei Lettori, mercoledรฌ 22 dicembre. Lo scrittore (premio Bancarella nel 2002) e medicoFederico Audisio (LEGGI QUI) presenta il mio libro โ€œLa suoraโ€. A un certo punto legge un passo del libro: questo:

Parlo con lโ€™acqua e, di notte, anche con Nora, ho la fissa delle caviglie delle donne, la gelatina mi fa vomitare e non ho mai usato un preservativo perchรฉ mi ricorda la gelatina, ho scelto di farmi adottare da una Valle che con le mie radici non ha niente ma proprio niente da spartire, e mi รจ rimasta la paura delle lucertole perchรฉ quando ero piccolo avevo una cazzo di zia che mi diceva che dovevo stare bravo altrimenti sarebbero arrivate le lucertole volanti, e a me questa cosa delle lucertole che volano mi รจ rimasta impressa per anni e ancora adesso che di anni ne ho un bel po’ non se nโ€™รจ andata del tutto, accidenti a quella zia, che poi era giovane, mica una vecchia acida. Insomma, di stranezze ne ho un vagone. La piรน grande, la piรน inspiegabile รจ lei. Nora.

Tempo

Il tempo รจ sempre poco. Parlo del tempo importante. Parlare con qualcuno, leggere, pensare, ricordare, interrogarsi. Oppure: non pensare a niente, o almeno provarci. Io a questo tempo tengo. Per esempio. Prima di addormentarmi spengo le luci, fumo, bevo dell’acqua, a assaporo il silenzio come si gusta un calice di buon vino, sorseggiando lentamente. Ci tengo a questo tempo, che รจ solo mio. Per questo tempo, io, lotto tutti i giorni. Da chi parla o scrive senza arrivare all’essenza, e quindi si dilunga e si dilunga a si dilunga ancora, io fuggo via. Non solo. Io rispetto il tempo altrui. E quando parlo o scrivo cerco di arrivare all’assenza. (Fa’ che ogni tuo giorno conti.)

Coincidenze

(Coincidenze, Stefano Benni)

C’erano nell’ordine una cittร , un ponte bianco e una sera piovosa. Da un lato del ponte avanzava un uomo con ombrello e cappotto. Dall’altro una donna con cappotto e ombrello. Esattamente al centro del ponte, lร  dove due leoni di pietra si guardavano in faccia da centocinquant’anni, l’uomo e la donna si fermarono, guardandosi.

Poi l’uomo parlรฒ:- Gentile signorina, pur non conoscendola, mi permetto di rivolgerle la parola per segnalarle una strana coincidenza, e cioรจ che questo mese, se non sbaglio, รจ la quindicesima volta che ci incontriamo esattamente in questo punto.
– Non sbaglia, cortese signore. Oggi รจ la quindicesima volta.
– Mi consenta inoltre di farle presente che ogni volta abbiamo sottobraccio un libro dello stesso autore.
– Sรฌ, me ne sono resa conto: รจ il mio autore preferito, e anche il suo, presumo.- Proprio cosรฌ. Inoltre, se mi permette, ogni volta che lei mi incontra, arrossisce violentemente, e per qualche strana coincidenza, la stessa cosa succede anche a me.
– Avevo notato anch’io questa bizzarria. Potrei aggiungere che lei accenna un lieve sorriso e sorprendentemente, anch’io faccio lo stesso.
– รˆ davvero incredibile: in piรน, ogni volta ho l’impressione che il mio cuore batta piรน in fretta.
– รˆ davvero singolare, signore, รจ cosรฌ anche per me, e inoltre mi tremano le mani.
– รˆ una serie di coincidenze davvero fuori dal comune. Aggiungerรฒ che, dopo averla incontrata, io provo per alcune ore una sensazione strana e piacevole…
– Forse la sensazione di non aver peso, di camminare su una nuvola e di vedere le cose di un colore piรน vivido?
– Lei ha esattamente descritto il mio stato d’animo. E in questo stato d’animo, io mi metto a fantasticare…- Un’altra coincidenza! Anch’io sogno che lei รจ a un passo da me, proprio in questo punto del ponte, e prende le mie mani tra le sue…
– Esattamente. In quel preciso momento dal fiume si sente suonare la sirena di quel battello che chiamano Il battello dell’amore.- La sua fantasia รจ incredibilmente uguale alla mia! Nella mia, dopo quel suono un po’ melanconico, non so perchรฉ, io poso la testa sulla sua spalla.
– E io le accarezzo i capelli. Nel fare questo, mi cade l’ombrello. Mi chino a raccoglierlo, lei pure e…
– E trovandoci improvvisamente viso contro viso ci scambiamo un lungo bacio appassionato, e intanto passa un uomo in bicicletta e dice…
– Beati voi, beati voi……
Poi lui disse:- Io credo, signorina, che una serie cosรฌ impressionante di coincidenze non sia casuale.
– Non lo credo neanch’io, signore.- Voglio dire, qua non si tratta di un particolare, ma di una lunghissima sequenza di particolari. La ragione puรฒ essere una sola.
– Certo, non possono essercene altre.
– La ragione รจ – disse l’uomo – che ci sono nella vita sequenze bizzarre, misteriose consonanze, segni rivelatori di cui sfioriamo il significato, ma di cui purtroppo non possediamo la chiave.
– Proprio cosรฌ – sospirรฒ la signorina – bisognerebbe essere medium, o indovini, o forse cultori di qualche disciplina esoterica per riuscire a spiegare gli strani avvertimenti del destino che quotidianamente echeggiano nella nostra vita.
– In tutti i casi ciรฒ che ci รจ accaduto รจ davvero singolare.
– Una serie di impressionanti coincidenze, impossibile negarlo.
– Forse un giorno ci sarร  una scienza in grado di decifrare tutto questo. Intanto le chiedo scusa del disturbo.
– Nessun disturbo, anzi, รจ stato un piacere.
– La saluto, gentile signorina.
– La saluto, cortese signore.

Anni settanta

Dopo i favolosi anni sessanta arrivarono loro, e non furono da meno.

Per esempio si portarono appresso i night che, per ricchi possidenti un po’ avanti negli anni, rappresentavano la giusta ricompensa dopo una giornata di lavoro e solito tram tram.
Le prime volte entravano dentro impacciati e timidi, ma poi fecero in fretta a sentirsi a casa loro, e a dare del tu alle belle ballerine che si svestivano per loro.

Nei favolosi anni settanta arrivarono anche le prime tv libere. Quasi ogni cittร  ne aveva una. Telegiornali alla buona, vecchi film, pubblicitร , documentari. Qualche intervista e qualche raro servizio.

In una cittร  di cui non farรฒ il nome una sera successe questo, successe: che una tv locale fece un servizio in un night. Molto frequentato.
Servizio che fu proposto sere dopo, in orario notturno.

Successe il fattaccio. Qualche moglie insonne di qualche ricco possidente constatรฒ che il di lei consorte non era andato alla bocciofila, ยซse torno tardi tu vai pure a lettoยป, ma era lรฌ, in prima fila, in televisione e quindi in quel postaccio chiamato night, col naso che sembrava assaporare le due belle tette che gli ballonzolavano davanti.

Favolosi anni, e favolosi anche i culi: al night e poi a casa.

Lei ha un peso dentro

ยซLei non sta bene, rientriamo, dovrebbe bere qualcosa di caldo.ยปNon le risposi, ma al suo sorriso risposi con un sorriso โ€“ era impossibile non essere contagiati dalla sua gentilezza, una gentilezza antica, vera, punto affettata. E poi successe che, senza dire una parola, ci ritrovammo a camminare, piazza Motta, lโ€™antico Broletto, via Olina, poi indietro, ancora in piazza Motta, i portici e le ultime finestre illuminate che, presto, avrebbero ceduto alla notte.ยซChissร  quante storie ci sono nascoste lร  dentroยป disse Nora, indicandomi il vecchio, imponente Albergo Orta, chiuso da anni.Vedendomi sovrappensiero aggiunse ยซLei ha un peso dentroยป. (“La suora”)

La ragazza che sorrideva e il basco verde

Ho un figlio piccolo, si chiama Federico Libero, parlo spesso di lui, a gennaio compie dodici anni e io vivo per lui; lui, invece, รจ giusto che viva per la vita.

Ho una figlia grande (primo matrimonio), si chiama Sonia, รจ un medico.
Nell’inverno del 2003 mi regalรฒ un basco verde.

Lo acquistรฒ in un negozio dove vendevano solo cappelli. Lo acquistรฒ lรฌ perchรฉ ogni mattina, passandoci davanti mentre andava in universitร , incontrava il viso sorridente della ragazza che vendeva quei cappelli. Poi la ragazza, improvvisamente, morรฌ, ma per diverso tempo, qualcuno, passando davanti al negozio, continuรฒ a lasciare un fiore, come un sorriso.

Pensieri e parole (oggi su facebook)

Ho scritto tre cose tre oggi su facebook.
Sulla mia pagina โ€œRemo Bassini โ€“ scrittoreโ€ adesso si legge.

Con “La suora” (Golem 2021) รจ uscito un altro mio libro. Da piccolo sognavo di diventare uno scrittore, ora sogno di essere un bambino che sogna di vivere o davanti al mare oppure in un piccolo paese di montagna, non importa.

Sulla mia pagina personale, invece, ho scritto.

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. #parolealvento

Poi sotto in un commento ho aggiunto.

Ho scritto “parole al vento”; in realtร , oggi, sono parole rivoluzionarie.