Il mattino è semplice, e razionale anche. Se son di fretta e di cattivo umore faccio il percorso alternativa: un bar dove la proprietaria è una di poche parole, ciao è un caffè, ciao buona giornata, un tratto di strata poco frequentato.
Di sera è diverso. Esco, accendo il mezzotoscano, cammino, se incontro qualcuno mi fermo a parlare, se non incontro nessuno penso, cercando di non andare a sbattare contro qualche palo, ché certi pensieri son bizzarri e bastardi, ti portano via.
L’altra sera, solito rituale. Sigaro, camminata (lenta).
A un certo punto vedo gente: che conosco, gente mite e simpatica, con cui parlo volentieri.
Mi son ritrovato, ma senza pensarci troppo, a fare dietro front, camminando veloce e pensando e sperando che non mìavessero visto.
Cazzo fai? mi son chiesto.
Non mi son risposto.
Certi giorni e certe sere e certo notti è così.
Il mattino è più semplice, invece
Giorno: 23 aprile 2010
Bella ciao di y.m.
Scelgo questa versione, poco nota credo, di Bella ciao. La scelgo anche perché mi piacciono i vecchi film francesi (il mio attore preferito resta Lino Ventura).