La morte di un padre, il saluto della figlia.
Mesi fa è successo a una mia cara amica, che spesso lascia segni, qui, poi alla scrittrice Barbara Garlaschelli, e, giorni fa (credo) è successo a Giorgia.
Giorgia è bella, una bella famiglia, ama ciò che è bello, semplice.
Ama leggere, le passeggiate, il sole.
E’ una bella giornata, ci raggiungete?
Roma, cinque anni fa, mi pare. Appena sveglio, è una domenica, ricevo questo sms.
E’ una bella giornata, ci raggiungete?
E’ una bella giornata…
Conobbi Giorgia. Passammo una bella mattinata, di sole, prima a villa Pamphili, poi in un bar, mangiando panini.
Conoscevo già Giorgia: nel suo blog lei parla di quanto è bella la vita, nel suo blog lei parla anche del cancro, con cui combatte, da anni.
Ho ricevuto questa sua mail, da poco.
La copio incollo. Con affetto.
Care e cari tutti,
come molti di voi sanno mio padre mi ha lasciato domenica scorsa, proprio quando stavo per pubblicare il libro che ho scritto ormai da molto tempo. Avrei tanto voluto che lo leggesse: ma io ho tergiversato troppo, e la sua malattia invece si è messa a correre.
S’intitola “Come una funambola. Dieci anni in equilibrio sul cancro”, e ho deciso di stamparlo attraverso il sito di autopubblicazione Ilmiolibro, perché dei tortuosi percorsi editoriali mi sono stufata e avevo voglia che i miei diari di battaglia circolassero il prima possibile.
Potete acquistarlo attraverso il sito, dopo esservi registrati – consigliabile se non avete problemi a fare acquisti online e se potete dare un recapito sicuro per la spedizione tramite corriere (ci mette al massimo 5 giorni lavorativi) – oppure ordinarlo in qualunque libreria Feltrinelli (tra qualche giorno).
Un abbraccio, e buona lettura