Vecchie e sguardi malati

Ci sono tre vecchie nella stanza dei vecchi, all’ospedale.
Stan male tutte e tre, mani, piedi, stomaco. E braccia e gambe, e occhi che vedono ombre, e orecchie che sentono poco.
La prima vecchia, però, ha lo sguardo che sta bene: c’è una figlia, accanto a lei, verranno altri parenti. La coccolano e la baciano, anche se lei non vorrebbe. Le portano cioccolatini e fiori e giornali. Anche del profumo.
Le altre hanno sguardi malati.
Anche la seconda ha i parenti che vengono, ma hanno fretta, arrivano, si avvicinano, poi si allontanano: ai piedi del letto. Lontani, lontani. Guardano l’orologio, hanno fretta, però son venuti, almeno un po’.
La terza, invece, accarezza il telefonino: suo figlio le ha mandato un messaggio, giorni fa. E lei li accrezza, con lo sguardo malato, figlio e messaggio.

6 pensieri su “Vecchie e sguardi malati

  1. Triste essere malati, ancor più triste essere in ospedalizzati, cazzarola!!!
    Mi ricorda mio padre e poi mia nonna
    Baci
    Elisa

  2. Remo tu mi fai sobbalzare. Ho ripensato a mio nonno. Aveva sempre noi accanto e anche la sua colonia di Hermes. Lui, però, ci voleva.
    Ricordo che a casa, quando era entrato in coma, mi carezzò la mano mentre io gli parlavo tenendo la sua… gli dicevo di mia figlia.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...