Dalla pancia del blog/5: perdere tempo

Questa, pure lei tratta dalla pancia del blog, è del 19 aprile 2013, è recente quindi. Pioveva quel giorno.

Dal mio vecchio blog:
La morte è un brutto pensiero. O forse no. Pensandoci, almeno qualche volta, ci si accorge che il tempo, grosso modo, può essere diviso in due categorie: quello perso, e quello no.

Chiaro,
si capisce sempre troppo tardi cos’è il tempo perso.
Metti che uno passi il suo tempo nel tentativo di diventare famoso.
Sapesse, quest’uno, che ce l’ha contato, il tempo, smetterebbe subito, direbbe: Sto perdendo tempo, meglio che vada da, meglio che vada a.
(E se ripenso al mio passato, non so dire se ho perso giorni, non lo so ancora dire; quando si rincorre qualcosa, inevitabilmente, si rischia di perdere qualcos’altro, magari di più importante. E poi vengono i successi, magari, e i sensi di colpa. Stop).
Ma forse, dico forse perché vedo doppio dalla stanchezza e quindi magari penso male, il tempo che più sprecato non si può è quello che dedichiamo a vomitar veleno sugli altri.
Martin Luther King (mi pare fosse lui) diceva (spero) che il sentimeto peggiore è l’odio: perché tu regali le tue energie a colui, appunto, che odi.

Il problema vero mica è la morte. E’ scegliere.
Buona giornata.
E speriamo smetta di piovere.