Sanremo 1972

Sanremo mi ricorda Vacanze romane, che è una delle canzoni italiane che amo di più perché l’ascoltavo al mattino presto al jukeboxe della stazione, bevendo il secondo caffè della giornata e fumando la prima sigaretta mentre aspettavo il treno delle 6,58 che mi avrebbe portato a Torino porta Susa. Gli altri ricordi sono più lontani ancora. Al bar, con i miei, quando facevo le elementari. Non avevamo la televisione, quindi c’era il bar. Le donne davanti, gli uomini dietro a giicare a carte. Tv in bianco a nero. Io speravo sempre di vedere film western, figuriamoci se mi fregava qualcosa di Orietta Berti. Insomma: non sopportavo né Sanremo né i volti estasiati di mia madre e delle altre madamine. Viva Bonanza e abbasso Sanremo, pensavo allora. Però c’è un’altra canzone che mi ricorda Sanremo:Era bello il mio ragazzo, di Anna Identici. Bella la canzone, bella la voce di Anna Identici, che però non entrò in finale: era già tanto che l’avessero fatta partecipare con quel testo che parlava di morti bianche. Era il 1972, oggi sarebbe ammessa? L’ho riascoltata, proprio ieri sera