Quando si fa il carbone si diventa neri come il diavolo

Mia mamma, buonanima, credo abbia letto tutti i miei libri. Mio padre non credo. Per lui i libri son cose strane, che non capisce, non fanno parte del suo mondo. Bastano e avanzano i giornali. Ha fatto la terza elementare, ma a singhiozzo: un giorno a scuola e un giorno a fare il carbone.
In terza elementare, arrivò una maestra da Roma per gli esami finali. Il tema che diede fu un regalo per il babbo. Titolo: il carbone.
“Quando si fa il carbone si diventa neri come il diavolo”, scrisse.

L’estate scorsa sono tornato a Cortona, dove son nato. E’ venuto anche lui, con i suoi 93 (ora son 94) anni, i suoi acciacchi, i suoi ricordi.
Per una settimana abbiamo parlato dei vecchi tempi e della luna: che bisogna imbottigliare, seminare o tagliarsi i capelli solo con la luna piena. I travi di legno delle case toscane? Si tagliano con l’accetta. Se l’albero è stato abbattuto con la luna piena il trave, poi, è bello e liscio, se invece il taglio è stato fatto quando non bisogna ecco i tarli, i buchi, mi ha spiegato il mio vecchio. Mi guardava un po’ sconsolato: sa che corro dietro ai libri e ad altro, che ho imparato poco da lui.

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