A un mese esatto dall’uscita di Bastardo posto

Reggio Emilia, incontro nello spazio espositivo con più scrittori: c’era Michele Giuttari, c’era un caporedattore de Il Giornale che la sera prima aveva litigato ad Annozero, c’ero io: 15 persone ad ascoltarci, mogli comprese.
Vercelli, cento persone circa, forse novanta.
Alessandria, Livorno, Torino: una media di dieci persone a presentazione.
Roma, venticinque persone.

Recensioni, diciamo, importanti: Pulp, su carta, e La poesia e lo spirito, in rete.
La prossima settimana esce una mia intervista su Left.
Domani, domenica, Alberto Gaffi mi intervista nel corso della sua rubrica culturale, Carta vetrata, a Radio città futura.

La casa editrice comunque è soddisfatta: dopo nemmeno venti giorni dall’uscita del libro non c’era più magazzino e, quindi, era stata ipotizzata una ristampa.
E poi. Non passa giorno che, o su Face o sulla posta elettronica, qualcuno mi scriva per dirmi o che lo ha preso o che lo ha letto.
Alcuni invece, soprattutto dal sud (specie dalla Campania) mi dicono che il libro non si trova.
Chiaro: se il libro lo avesse editato la Newton Compton (così doveva andare, così non è andata) magari avrei ottenuto maggiori riscontri.
Più vendite, probabilmente, qualche recensione in più? Non so, ché l’ufficio stampa di Perdisa funziona, e bene.

Ieri, alla presentazione del libro che ho fatto a Torino, ho raccontato come sono arrivato a Perdisa.
Allora, il 27 gennaio di quest’anno concordo con la Newton Compton la rescissione del contratto.
Lo stesso giorno invio il libro in lettura a: Sironi, Stampa Alternativa, Perdisa, Elliot, Marcos y marcos.
Mando una sinossi e il file. Dico che il libro doveva uscire per la Newton che però, viste le poche prenotazioni (850, nell’aprile 2009) aveva rimandato senza poi ritentare.
Luigi Bernardi, direttore editoriale di Perdisa, è il primo a leggere Bastardo posto. Batte tutti sul tempo. Oddio, parrebbe ben intenzionata anche la Marcos y marcos, che per me è una delle migliori case editrici italiane. Massimiliamo Governi (allora editor di Elliot) mi risponde che lo leggerà, nessuna risposta da Sironi e Stampa Alternativa.
Bernardi mi propone anche una data di uscita: 13 ottobre 2010.
Mi consulto con la mia agente, Juliane Roderer, che è tedesca.
Mi dice che Marcos y marcos è una gran bella possibilità, ma mi dice anche che il nome di Luigi Bernardi è una garanzia, anche sul mercato straniero, e quindi va bene così, Perdisa insomma.
Sono soddisfatto, ora, di questa scelta.
L’ho sempre detto, almeno qui, in questo blog, e agli amici: non mi interessa il grande editore, mi interessa l’editore serio.
Anche perché, così pare, il mio destino si incrocerà con Marco y marcos; ma ne parlerò a tempo debito.
A fine mese, comunque, per Senzapatria uscirà una mia farsa anticlericale dal titolo, Il monastero della risaia.
Resta invece da vedere che fine farà il mio sesto romanzo, Vicolo del precipizio. In lettura da Perdisa, per ora.

Insomma, questo è un primo bilancio (sincero, credo) a un mese esatto dall’uscita di Bastardo posto.