In questa pagina, della casa editrice che ha pubblicato Bastardo posto, cioé Perdisa, c’è il calendario, con tutte le informazioni, delle presentazioni dei libri Perdisa nei prossimi due mesi.
Domani, quindi, sarò a Sermide mi presenterà Zena Roncada, la blogger nota con il nick Colfaredellenebbie.
Zena è, insieme a Stefania Mola e altre due persone, la persona che meglio conosce tutto quello che ho scritto; non solo: degli ultimi due manoscritti (La donna che parlava con i morti e Bastardo posto), Zena mi ha fatto una sorta di pre-editing.
Sabato prossimo, invece, sarò a Bologna, per una presentazione che è stata organizzata, ma forse sarebbe meglio dire “fortemente volute” da Milvia Comastri (blog Rossiorizzonti) e Anna Maria Riva, addetta stampa di Perdisa. Sabato, prima della presentazione farò un corso nel circolo culturale Armonie e verrò intervistato da radio Città del capo, giornata piena insomma.
Mi presenterà Luigi Bernardi, scrittore, editor, “anima” di Perdisa.
Quando, all’incirca un anno fa, ottenni la restituzione di Bastardo posto dalla Newton Compton (casa editrice che avrebbe dovuto pubblicarlo), inviai il manoscritto ad alcune case editrici, cinque per l’esattezza.
Una non mi rispose (eppure è gente che conosco), una disse no grazie dopo due mesi, una disse Mi interessa, una disse Mi interessa e posso pubblicarlo agli inizi del 2011, Bernardi disse, Mi interessa e lo pubblico a ottobre 2010.
La casa editrice che mi aveva detto Mi interessa e posso pubblicarlo agli inizi del 2011 è una delle case editrici che preferisco, scelsi però di far uscire Bastardo posto con Perdisa che per me significa Bernardi. Lo conoscevo da un anno circa, mi piaceva il suo modo di fare. E sono contento di lavorare con lui anche perché da lui ho solo da imparare.
E’ appena uscito il suo libro, Niente da capire, che ho recensito.
Poi a marzo ètesenterò Bastardo posto a Milano, libreria Centofiori (ne dirò quando sarà ora). Mi presenterà Laura Bosio.
Correva l’anno 1997, io avevo scritto Il quaderno delle voci rubate: e non sapevo dove sbattere la testa. E non sapevo, soprattutto, se era il caso di continuare a scrivere oppure no.
Laura Bosio, allora, aveva appena pubblicato il suo primo libro per Feltrinelli (I dimenticati) e stava cominciando ad essere apprezzata com editor. Viveva a Milano, vive a Milano, ma a Vercelli tornava e torno. Sapevamo ognuno dell’esistenza dell’altro. Così un giorno mi decisi, e le inviai il manoscritto de Il quaderno delle voci rubate. Mi rispose qualche mese dopo, telefonandomi. Mi diede delle dritte sul libro, mi disse che dovevo scrivere, e fu molto convincente. Prima di lei avevo avuto giudizi lusinghieri di parenti e amici, ma non mi ero fidato. Se scrivo lo devo a lei, ché se lei avesse detto che Il quaderno non era un buon libro io avrei smesso non dico di scrivere, questo mai, ma di proporre cose mie alle case editrici.
Laura Bosio ha letto Bastardo posto quando era solo abbozzato.
Tre preentazioni dunque, poi seguirà una quarta a Santhià, che è poco distante da casa mia, con tre presentatori particolari.
Enhorabuena
Mi piacerebbe una presentazione in Liguria, caro Marco.
Vediamo
Vedo dal calendario che al momento la Liguria non è compresa. Spero che più avanti la situazioni cambi.