Il marito (credo) e l’altro (suppongo)

Sto  passeggiando col piccolo fuori dal ristorante, un bel ristorante valsesiano, ottima cucina e buoni vini, il servizio è veloce, poca pausa tra una portata e l’altra nonostante il pienone, ché è tempo di prime comunioni. Il piccolo si stufa, e io ne approfitto per sgranchirmi le gambe: c’è un bel prato verde, fuori, ci son mucche, cavalli, il piccolo corre e io lo rincorro.
C’è anche una tavolata di gente fuori, sotto una tettoia. Non son vestiti da primecomunioni: magliette e jens, e tante risate.
Passo, mi allontano col piccolo.
Torno di nuovo, son distante da loro qualche metro.
La donna, maglietta bianca, pantaloni estivi blu “tagliati” sul polpaccio, ha alla destra il marito (credo) e alla sinistra l’altro (suppongo).
Perché succede questo mentre passo, e con la sinistra fumo e con la destra tengo il piccolo per mano.
Succede che il marito (credo) dica all’altro (suppongo): A d’voli ciulela ti?
Traduzione: Vuoi scoparla tu?
Silenzio assoluto, dopo queste parole.
Penso: qui magari finisce a schifio.
La donna si allontana, prende una sedia e va sul prato, chiudendo le palpebre, mentre il sole le abbronza il viso.
Rientro.

… le di nascosto osserva te, tu sei nervoso…

Un pensiero su “Il marito (credo) e l’altro (suppongo)

  1. ” ed io tra di voi che non parlo mai capisco la vostra intesa”
    a te non scappa niente Remo ! tieni stretta una manina e dall’altra parte la sigaretta mentre il radar capta ogni onda sonora di rlievo.

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