La terra (Vladimir Visotskij)

CANTO DELLA TERRA

[1969]

Chi ha detto: «Tutto è arso totalmente,
Non ritornerà più il tempo della semina»?
Chi ha detto che la Terra è morta?
No, si è nascosta per un po’…
Non possiamo impadronirci della fertilità della Terra,
Non possiamo appropriarcene, come non si può svuotare il mare.
Chi ha creduto che la Terra bruciasse?
No, s’è annerita di dolore…
Come crepe giacevano le trincee
E le buche s’aprivano come ferite.
I nervi della Terra messi a nudo
Conoscono il profondo dolore.
Sopporterà tutto, aspetterà.
Tra gli storpi non mettere la Terra!
Chi ha detto che la Terra non canta,
Che ha perduto la parola per sempre?!
No, echeggia di gemiti soffocati,
Da tutte le sue ferite, da tutte le sue fessure.
La terra è l’anima?
Non calpestarla con gli stivali!
Chi ha creduto che la Terra bruciasse?
No, si è nascosta per un po’…

Vladimir Visotskij
25 gennaio 1938
25 luglio 1980

… quando morì le sue canzoni, che non erano state mai incise o registrate, erano conosciute in tutta la Russia.La gente andava ai suoi concerti e lo registrava, poi duplicava. Al suo funerale ci fu una colonna di nove chilometri

Un pensiero su “La terra (Vladimir Visotskij)

  1. Bellissima… molto in tema con il libro che sto leggendo, un classico. DONNE CHE CORRONO COI LUPI, un saggio sul mito della donna selvaggia, sulla Terra, sulla narrazione e l’arte.

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