alcune autopresentazioni dei partecipanti non ancora abbinati (se anche gli altri non abbinati fan così io sono facilitato).
Fabrizio Tummolillo
Sono nato a Milano il 20 giugno 1970.
Vivo a Pecorara, Val Tidone, provincia di Piacenza.
Sono giornalista professionista e redattore del quotidiano del Lodigiano e del Sudmilano “Il Cittadino”. Mi occupo di Interni ed esteri, Cultura e spettacoli.
Con l’attore e regista teatrale Giulio Cavalli ho scritto “8 ottobre 2001. La strage”, ricostruzione dell’incidente dell’aeroporto di Linate in cui morirono 118 persone. Lo spettacolo ha debuttato il 18 dicembre 206 nella sala Grassi del Piccolo Teatro di Milano. Dal testo è stato realizzato un libro pubblivato da Edizioni XII.
Fausto Marchetti anni 57 vivo in Franciacorta (BS) , perito elettrotecnico, ma ho lavorato 5 anni in fonderia artistica e 30 nella forneria di mio padre, me ne mancano 5 per andare in pensione. scrivo da un anno circa, primo ero solo lettore. Scrivo sul blog “Al di sopra della cima degli alberi” e leggo e commento parecchie persone incluse in questo concorso e in quello degli altri anni. Sono alle prime armi ma mi diverto assai , soprattutto mi fa volare il tempo mentre sto davanti alla bocca del forno in attesa che il pane cuoce, pensare alle storie che scrivo.
Sandra Mazzinghi, nata a Livorno il 14 febbraio 1966
Mi sono Laureata in Pedagogia con una tesi in Pedagogia Sperimentale
(con la regista Simonetta Del Cittadino abbiamo creato un corso di
drammatizzazione per ragazzi disabili in un Istituto Superiore di Livorno per
studiare l’eventuale integrazione).
Ho frequentato vari corsi di scrittura creativa. Corso di corporeità – Pieve di Romena 23-25 aprile 2010 – Resistenze, Laboratorio di Scrittura teatrale, condotto da Lucia Calamaro (maggio 2010). Laboratorio Teatrale dell’Associazione Chiamiamola Annina, condotto dall’attrice Paola Pasqui Ho collaborato con quotidiani e riviste on-line. Ho una collaborazione fissa con la rivista Livornononstop. Alcuni miei racconti sono inseriti in antologie dell’Edizione Perrone, Roma. Sono stata selezionata per l’Antologia “Autrice dell’estate 2010” con un mio racconto. Svolgo il mio lavoro presso l’Amministrazione Comunale di Livorno, all’ufficio. Portavoce del Sindaco e Strategie di Comunicazione.
Annalisa Ferrari, dalla provincia di Lodi, insegnante di scuola media, ultimamente assai provata dalla ministra da cui dipendo. Ho tre figli, un marito e due cani. Mi piace leggere, fare fotografie, pasticciare col web e dormire. Soprattutto dormire. Curo (poco) un blog del mio circolo di lettura e (di più) quelli delle mie classi. Scrivo, a tratti, da quasi dieci anni, soprattutto racconti, spesso basandomi su storie d’archivio o sui compiti che trovo qui e là sul web. Ho partecipato alla prima edizione di “Quattromani” e il mionostro racconto è nel pdf di quell’esperienza
Ricordo D’infansia 29/06/2010
Abbadia S.Salvatore
(SI)
Correva L’anno 1952, allora avevo sette anni,quando fummo chiamati per una visita di controllo Psicofisica, presso il pronto soccorso
della Miniera di Pirite di Gavorrano (GR).
Quando dico chiamati, intendo dire tutti i figli dei dipendenti della allora Montecatini Mineraria S.P.A.
Con esito positivo della visita medica,ci fu’ comunicata
la partenza per la colonia marina di Lido di Camaiore (LU), da li
a tre giorni dovevamo partire.
Un tuffo al cuore, il pensiero di distaccarmi dalla famiglia
e dal mio ambiente, non volevo assolutamente andare,ma il giorno fatidico, mia madre come sempre, seppe convincermi.
Un Pulman ci venne a prendere vicino casa, e ci accompagno
alla vicina Stazione Ferroviaria di Gavorrano,da li inizio’ il mio primo viaggio sul treno,cosa che lI vedevo passare tutti i giorni, inquanto la ferrovia era a 50 metri da casa mia, ma non vi ero mai salito.
Il treno comincio’ a muoversi, l’apprensione era alta,quello strano muoversi dei paesaggi d’intorno era fantastico,con il finestrino semiabbassato il vento batteva sul volto, e odori da me in parte conosciuti in parte no, mi davano un senzo di purezza e di spazzioimmenso.
Viaggio interminabile ma fantastico, ad’ogni stazione una fermata;Follonica,Donoratico,Cecina,Livorno, ecc.,a meta’ viaggio ci fu dato un sacchettino di carta,con la colazione.
Sperduto di tante emozioni, assaporai quei panini inbottiti di freschi formaggi, e mortadella;Da li qualcuno mi sveglio dolcemente,era la Signorina che ci prelevava dalla stazzione di viareggio per portacci alla Colonia marina di
lIDO DI CAMAIORE.
Altissima, Mora, Ricciola,un viso ovale da Bambola,AVREI VOLUTO TANTO FARMI CULLARE SULLE SUE BRACCIA,MI SORRISE
COME SE GIA MI CONOSCESSE,LE PORSI LA MIA PICCOLA MANO, E LEI ME LA STRINSE ALLA SUA,accompagnandomi al pulman che ci attendeva
nella Piazza retrostante alla stazzione,davanti la portiera
mi lascio la mano,e io le dissi, tu non vieni?,si rispose,adesso faccio salire gli altri bambini,mi sentii sollevato, tiraI un gran respiro, non so perche’.
Pensate che io fantastichi! No avevo sette anni.
Il pulman parti’mi girai piu volte per vedere se la ragazza
sconosciuta era dietro di me,ma come in un sogno tutto era svanito.
Arrivammo a destinazione,erano circa le 12 del pomeriggio,
scesi dal pulman, di fronte a noi una immensa villa con scritto sopra:Casa Al Mare Della Montecatini,affianco una pineta di pini marittimi,il loro profumo metteva allegria,
entrammo da una cancellata,fiancheggiando la colonia si sentiva un odore buona di cucina,entrammo in un Salone inmenso,e li mi accorsi che eravamo in tanti, difficile a contarsi,penso circa cento.
Prima di mangiare un signore di media eta’ si presento
come Direttore della Colonia,dandoci il ben venuti ed una buona permanenza.
Finito di mangiare fummo accompagnati nel piano superiore
dove trovammo stanze inmenze con file di lettini infinite,
depositammo i nostri zaini,mi guardai ancora intorno ma della signorina mora ,ricciola ecc.nulla,come un temporale estivo era arrivata e scomparsa improvvisamente.
La Colonia era Circondata da un muro di cinta e ringhiere altissime in ferro battuto, all’interno la villa separata da una siepe fitta e rigogliosa cera una palazzina chiamata pronto soccorso,dove chi ne avesse avuto bisogno veniva ricoverato li per i giorni necessariper la guariggione.
L’indomani ci svegliammo con un suono soft dolcissimo,una canzone di Umberto Bindi-Il Nostro Concerto.
Mettendomi seduto sul letto stropicciandomi gli occhi,meraviglia! vidi davanti a me la Signorina scomparza,
con affianco un’altra signorina,alla quale disse,questo lo
prendo con me,io mi avvicinai e le dissi:ma dove sei stata?
Laltra signorina chiese se gia mi conosceva dagli altri anni,
le rispose di no sorridendo.
Il mio morale era nuovamente alto,ero ansioso di scoprire nuove cose.
Dopo esserci lavati scrupolosamente sotto l’attensione delle stesse signorine,scendemmo al piano di sotto dove ci provarono delle bellissime divise alla Marinara con stemma in petto,con scritto,montecatini,orgogliosi delle divise ,calzammo
gli zoccoli, e via verso la spiaggia,per arrivare dovevamo attraversare una strada asfaltata piuttosto grande Dall’altro lato una edicola tutta in legno tappezzata di giornali
e giornaletti, di topolino in particolare fui attratto,
retrostante l’edicola una spiaggia inmensa ci aspettava di fronte,al lato dei bellissimi spogliatoi azzurri, la spiaggia era completamente recintata da una rete, nessuno poteva entrare se non gli addetti,un pennone sventolava una bandiera azzura,
che indicava che si poteva fare il bagno,di corsa a mettersi il costume e tutti pronti, una marea di bambini, al fischio del direttore,ci gettarono di impeto in acqua sguazzando, al punto che con tutta quella schiuma sembrava fosse arrenata una grade Balena.
Dopo un ora di ammollo bianchi come il latte,al nuovo fischio del direttore rientrammo negli spogliatoi.
Pomeriggio,merenda in pinetta,con banane cioccolatino quadrato
in carta argentata.
Si avvicino la mia sorvegliante presentandomi al direttore
le disse:questo he un bambino speciale,il direttore mi accarezzo con un sorriso,la giornata passo velocemente con giochi vari che le signorine, oggi le chiamerebbero badanti,
ci facevano fare,
Dopo la cena tutti al letto,e qui ebbi come una strana apparizzione,VOLEVO ANDARE AL BAGNNO A FARE PIPI,DIFRONTE A ME UN CORRIDOIO LUNGHISSIMO CON UNA LUCE SOFFUSISSIMA, SCORSI
DUE IMMAGINI DI UOMINI FASCIATI IN TESTA SULLE GAMBE , E DELLE STAMPELLE CHE SORREGGIEVANO UNO DI QUESTI,TORNAI VELOCEMENTE IN DIETRO, NON HO MAI RACCONTATO QUESTO FATTO A NESSUNO, nei giorni a venire, la notte se dovevo andare al bagno, chiedevo alla signorina se mi accompagnava,elei seza chiedere il perche si prestava,ho avuto altre apparizzioni di quel tipo nelle successive notti.
Ho passato tanti bei momenti comunque felici all’interno di
quella colonia,sono tornato per altri 2 anni a Settembre,ed ogni anno al ritorno erono pianti sia da parte nostra che di tutto il personale DELLA COLONIA, HO ANCORA UN DOLCE RICORDO INDELEBILE.
Prima di concludere questo racconto, ci sono due aspetti
strani quasi angoscianti,nel 1985 una notte sognai quella Signorina,la quale mi diceva che stavano abbattendo quella colonia,la mattina scuillo’ il telefono un amico mi chiese se potevo accompagnarlo a Genova perche doveva andare a prendere sua fglia,le dissi di si,
con il pensiero di quel sogno appena fatto.
Durante il tragitto raccontai all’amico di quel sogno,
e chiesi se al ritorno potevamo passare sull’Aurelia e fermarsi a Lido di Camaiore,
cosi’ avvenne,amara sorpresa la colonia avevano inizziato ad abbatterla proprio il giorno del mio sogno.
Altro particolare, nel 2005 la figlia di mia nipote avendo raccontato anche a lei questo sogno all’epoca, mi chiamo’
dicendomi che non era vero che quella colonia era stata abbattuta,e mi chiese se volevo andare con lei e suo marito
a vederla, dato che sarebbero andati su a lido di Camaiore per lavoro,incredulo accettai la proposta, arrivati a destinazzione, mi fecero vedere si una colonia della montecatini,che io non sapevo esistesse,ma si trovava a Massa, molti chilometri piu su di lido di Camaiore,
allora li portai a vedere il luogo dove si trovava questa vecchia colonia,al suo posto anno costruito un hotel,
chiedemmo ad un signore dell’esistenza di quella colonia il quale ci confermo che era in quel luogo li, ed aggiunse che quella colonia era nata come ospedale militare nella seconda guerra mondiale,li il ricordo immediato di quelle visioni notturne di uomini fasciati, con le stampelle.
Se ci fosse qualche sopravvissuto di questo ricordo della Colonia di Lido di Camaiore,sarei felicissimo di poterlo contattare via email o altro modo, chissa la signorina di cui parlavo dovrebbe avere circa 75 anni.
Un Saluto Cordiale
novarobisconti@alice.it
“Soprattutto dormire” è bellissimo.