breve dialogo rubato e il complimento

Una coppia, suppongo. Sui quaranta, forse più. Ipotizzo, dal momento che li vedo solo di spalle perché stanno camminando, davanti a me.
– Lei: Ma hai mal di stomaco?
– Lui: Perché dovrei avere mal di stomaco?
– Lei: Vedo che te lo stai toccando.
– Lui: E se mi tocco le palle cos’ho? male alle palle?
– Lei:  Che stronzo che sei.
A questo punto ho sorpassato.

Questo è successo mercoledì otto, dalle parti di un teatro dove il mio giornale aveva organizzato una manifestazione.
Alla fine della quale sono stato avvicinato da uno che mi fa:
– Mi raccomando continui così.
Penso: il solito complimento in offerta speciale.
Lo guardo, il mio sguardo è una sorta di invito a spiegarsi meglio, e infatti il tipo dice ancora:
– Continui a non abbassare la testa.
Spero si tratti di un complimento vero. Forse per un giornalista è uno dei migliori.