Quando frequentavo lettere a Torino ogni tanto seguivo lezioni di psicologia o pedagogia, che non interessavano il mio piano di studi. Mi piaceva un pedagogista di Asti, Remo Fornaca. Una volta Fornaca raccontò della sua amicizia con Danilo Dolci. Disse (cito a memoria): A volte mi telefona di notte per chiedermi un consiglio su una virgola, se serve oppure se è meglio velocizzare la frase, non mettendola.E’ talmente grande il rispetto che Dolci ha per il lettore che arriva al punto di svegliarmi di notte.