Inizio a scrivere una storia, qualcosa in mente ce l’ho. Meglio di no. Meglio un giro sull’argine del fiume, a guardare l’acqua che passa e passa e passa e va, senza lasciare traccia, lasciando spazio ad altra acqua, che arriva, passa, va.
Il rumore dell’acqua che passa, ho scritto anni fa, è la voce di Dio.