Nevicava a Vercelli, il primo febbraio 2019. Ero in auto, avevo portato a scuola il piccolo.
Arrivò la telefonata,
Sulla mia pagina facebook scrissi:
Si è svegliata, ha visto la neve, si è addormentata. Riposa in pace mamma.
Feci lo screenshot, che finì in una delle tante cartelle della scrivania, sul mac.
Io dimentico le date, anche importanti.
Ricordavo che nevicasse, ma non rammentavo né la data né l’anno (l’anno un po’ sì: quello prima del Covid, ma ci avrei dovuto pensare).
Stanotte (sono quasi le tre), senza volerlo, apro la cartella e trovo lo screenshot.

Tu credevi in Dio, io sono agnostico. Ma se Dio esiste lo ringrazio. Hai vissuto una vita dura mamma, perdere tre figli (la prima, prima di me, nacque morta; poi ci furono Fabrizio e Moreno) ti sconquassa il cuore.
Se Dio esiste, dicevo, ti ha voluto premiare con una morte forse con una lacrima ma senza quella disperazione che tu, mamma, ben conoscevi.
Sei stata tu, vero mamma, a farmi ricordare?.
Ciao