Incontri al Salone

Se non cambio idea, e potrei cambiarla, dovrei essere al salone del libro da metà mattinata a metà pomeriggio di giovedì 9 e lunedì 13, stand di Golem (o a prendere uno dei 6/7 caffè che bevo ogni giorno, oppure fuori a fumare).
Ricordo una volta che ero fuori a fumare. Era lunga, fumavo un mezzo toscano. A un certo punto vedo un bel po’ di gente come in coda per vedere qualcosa. Sarà Pablo Coelho, pensai. Non mi piace Coelho, ho letto due libri, stop. Ma volevo vedere se si atteggiava a superstar. Non era lui, era una bella ragazza che aveva la schiena nuda, con parte del fondo schiena anche lui nudo. Attrazioni del Salone.

Un’altra volta vidi Fassino, solo solissimo, aria triste e sconsolata (una vita fa, prima che diventesse sindaco), pochi minuti dopo, invece, attorniato da giornalisti, vedo Fausto Bertinotti. Lui sì, si atteggiava a diva. E spiegava ai giornalisti… i problemi della sinistra. Ma non acora anche i suoi?

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