juke boxe: dall’1 al 16

quando avevo venti e pochi anni in più attraversai il periodo più nero della mia esistenza. Non fu lungo ma fu nero.
ricordo, però, che dicevo sempre: Però ogni giorno mi consolo con la musica.

Mi piace la canzone d’autore, il rock, il jazz, la musica classica e anche qualche opera lirica, la Butterfly in particolare (ho le cassette con l’interpretazione della Callas).
seguo poco, adesso, cosa esce o i gruppi nuovi, non ho tempo.
son rimasto ai Modena city rambler’s (e prima ancora).
comunque.
in questo albergo di un centro tra Milano e Bergamo ho pensato due cose.
la prima: che tanti post, questo per esempio, se esistesse ancora Cuore, rischierebbero di finire nell’apposita rubrica E chi se ne frega?

la seconda cosa che ho pensato, è questa.

che io  su un’isola deserta vorrei un juke box personale per esempio con queste canzoni

1. Memory.
2. The way we were (ogni tanto lo rivedo il film con Redford e la Streisand).
3. Canzone della bambina portoghese (di Guccini; la sento un po’ come un inno non alla vita ma sulla vita).
4. Ne me quitte pas (Jacques Brel).
5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 De Andrè (almeno).
La sedicesima è ancora di De Andrè, ma io, scandalo (?), preferisco che sia  Zucchero a cantare che ha vista Nina volare.