Sulle mie pagine e sui miei post, il contatore interno di wordpress mi dà questa classifica:
1495 visitatori a FOTO
1460 a MIEI LIBRI
1400 a SILENZIO PER MARIASTROFA
1371 a INCIPIT DI CUI NON SI SA
1290 a SU DI ME
1036 a VITA, AMORI, RICORDI: OGGI INSOMMA
872 a LO SPECCHIO
849 a RACCONTI A QUATTROMANI SI VOTA.
Allora, come sapete sono anche su Face (dove i post del blog vanno in automatico, vengono replicati, quindi). E da Face, vedo sempre dal contatore, arrivano visitatori, qui, che vanno a vedere soprattutto la pagina delle mie Foto.
Da quando c’è Face, comunque, il numero dei visitatori del blog è… indecifrabile.
Di sicuro è sceso.
A voltre però ci sono picchi superiori al passato (con 800 visitatori al giorno), ma son più i giorni in cui viaggio al di sotto dei 400.
Prima di Face avevo una media di 600.
Che i network stiano, uccidendo, poco a poco i blog?
Io preferisco lo strumento blog. Ma sapete qual è – a mio avviso, certo – il grande vantaggio che ha Face?
La velocità.
C’è chi su Face passa le sue giornate, che è come una chat di gruppo folle, dove c’è gente che dice di tutto e mescola la politica ai bisogni corporali.
Ma su Face basta poco per “esserci”.
Mercoledì, sono su Face. Ricevo un messaggio. Da Marialuisa Giordano, conduttrice di Radio onda d’urto. Che è a Brescia, ma in rete è dovunque. Si parla di De Andrè. Intervengo, dico due cose. Poi ascolto: autori siciliani e sardi che hanno rielaborato De André in, appunto, siciliano e sardo.
Tutto questo in tre quarti d’ora.
Cosa vedremo tra due anni in rete quando anche Face sarà archeologia?