Che nei supermercati si trovino anche libri validi è indubbio. Che la scelta sia poca è altrettanto indubbio.
Allora, se non ho soldi io ricorro alla bancarelle; se ne ho vado in libreria.
Dove, almeno, c’è più scelta. E dove – dipende dal libraio, certo – magari di dorso, magari impolverato, trovo il libro di cui nessuno sa, o pochi sanno.
entrare in una libreria è bello.
è come entrare in un tempio e respirare la sacralità della carta stampata. perché lì lo senti bene l odore della carta. senti il bisbigliare di chi parla come fosse dentro una bibblioteca, tutto ha un ordine che la mia libreria ikea non avrà mai, c è un tripudio di colori di foto di generi e magari entri per cercare un manuale per il punto croce ed esci con 4 romanzi e un fumetto.
le bancherelle sono adorabili.
se hai pazienza e sai cercare trovi titoli fuori edizione fuori produzione e forse pure fuori memoria.
se poi sono quelli usati usati e con gli appunti di qualcuno al lato assumono quel fascino di un viso con le rughe dell esperienza e tante cose ancora da dire.
il supermercato non ha fascino.
però Silvia c ha ragione, bello vedere un libro spuntare in mezzo ai surgelati, o i bambini curiosi che si siedono per terra a guardare i libri di favole e rompono le palle finché non glieli comprano.
non ci sarà ordine ma così alle volte peschi un titolo a istinto. mi rendo anche conto che per le librerie più piccole è una rogna… ma alle volte a me lo sconto fa così comodo…
e buon pomeriggio!
A me piace andare il libreria e cercare tra gli scaffali e nelle pile che stanno sui banchi, mi piacciono le suddivisioni in ‘generi’, tipo ‘scienza’, ‘psicologia’, ‘per ragazzi’, e le diverse stanze che creano percorso. A volte cerco anche se non compro. Mi piace fare scoperte e mi piacciono le copertine: le guardo e le ‘studio’.
Ma sono anche d’accordo che i libri siano alla portata di tutti, anche di chi non si prende il tempo, o non ha occasione, di andare in libreria.
credo anche, però, che i libri al supermercato, magari con lo sconto, possano disturbare la distribuzione ‘classica’. Certo non quella delle librerie grosse, ma quella di una libreria di paese che cerca di lavorare bene, con grande dispendio di energie e di soldi.
Ciao a tutti,
io non sono mai riuscito ad acquistare libri al supermercato perché non sono messi secondo nessun ordine o almeno io non capisco in che ordine siano messi. O forse sono gli utenti che non li rimettono a posto dopo averli consultati per cui non si capisce nulla.
Ciao remo, scusa, non ti ho salutato. Abbraccio.
I libri al supermercato sono l’equivalente dei detersivi che vendono i fratelli Gioxxxxxxx che hanno una tabaccheria uso merceria, tuttologia. Ne hanno due, uno liquido e uno in polvere, di stramarca e cari rabbiosi: prendere o lasciare.
Da loro compravo le sigarette quando fumavo e se era tardi stratardi e volevo fare un bucato a mezzanotte come le streghe, allora compravo quello liquido, alla lavanda.
Io posso fare una distinzione. All’ipercoop hanno una libreria molto più grande rispetto ad altre catene di supermercati e a onor del vero si trovano molte cose buone, soprattutto come letteratura per ragazzi. Ho trovato un libro magnifico a poco prezzo, con le illustrazioni di Fo dentro ad un cestone, buttato alla rinfusa. Però non c’è il clima giusto per cercare IL/UN libro al supermercato. Non ci sono i rumori giusti attorno e quando annunciano la chiusura della cassa n.23, chiudi anche con la prefazione che stavi leggendo. Ho notato però che in tanti carrelli un libro spunta tra le bistecche e i limoni. Non ci sarà il giusto clima, non ci sarà la crema dell’editoria, ma credo che sia una bella cosa poter comprare un libro ovunque. Come il pane.