Ho parlato con una vecchia partigiana, ieri. Quando posso mi abbevero delle sue storie. E della storia della sua vita: le sue battaglie, i suoi amori anche.
Sarebbe un bel libro la storia (vera) di questa vecchia partigiana. Ma – io almeno – non lo scriverò: ché lei non vorrebbe.
Fa bene al cuore conoscere persone che non amano esibirsi, che preferiscono restare nell’ombra ad accarezzare i propri ricordi. Sebbene siano grandi ricordi.
Di questo incontro, però, qualcosa ho potuto scrivere.
Mi ha dato il permesso la vecchia partigiana.
Il post su Il fatto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/18/aprile-giovane-attivista-comunista/
Ho sempre seguito con passione i racconti sulle storie vissute nella guerra che ha preceduto di pochi anni la mia nascita. Questa della tua amica partigiana è toccante soprattutto in questi giornate che precedono il 25 aprile. Mia zia che ora avrebbe più di 100 anni non era partigiana, ma sopra la soffitta della forneria ha tenuto nascosto un partigiano che poi è stato trucidato proprio la mattina del 25 aprile da un commando tedesco in ritirata dal Montorfano che è in
fondo al nostro paese. La casa nostra era sicura proprio per il fatto che era frequentata si può dire giornalmente dai tedeschi (cuochi e soldati) accampati nel palazzo dei Conti, che si servivano del forno per cuocere determinate carni e dolci.
Ho raccolto in un racconto i suoi ricordi su Roseo Lamberti, uno dei più bei ragazzi del paese(diceva) e ne ho fatto un post pubblicato qui su Neobar
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=neobar%20fausto%20marchetti%20le%20statuine%20del%20partigiano&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fneobar.wordpress.com%2F2011%2F04%2F25%2Ffausto-marchetti-le-statuine-del-partigiano%2F&ei=7ESQT5KML9D34QSiqNCTBA&usg=AFQjCNFNncpcI2OcPGimOI5-TyekFOn9WA&sig2=NaiAKNYXtipERWY7dlRO8A
Letto. Vi è come sempre una grande forza e freschezza nelle tue parole. Ho pensato a Fenoglio.
Bellissima la pedalata solitaria sul finale…
Saluti,
luigi