per un cane

quando piove, succede a me, succede a tanti, succede da sempre che si pensi ai morti.
persone.
cani.
gatti

Per un cane

Sei stato con noi per undici anni / Una sera siamo tornati: / eri disteso davanti al cancello, / il muso nella polvere della strada / le zampe già fredde, il dorso / tiepido ancora.
Ora sei tutto / nella buca che ti abbiamo scavata.
Ma gli undici anni / della tua umile vita / il gemere / per ognuno che partiva / il soffrire di gioia /per ognuno che ritornava / e verso sera / se qualcuno / per una sua tristezza / piangeva / tu gli leccavi le mani: / oh gli undici anni del mio amore / tutto qui /
sotto questa terra / sotto questa pioggia / crudele?
Esitavi / sulla ghiaia umida: / sollevavi / una zampa tremando /
Ora nessuno ti difende / dal freddo / Non ti si può chiamare / non ti si può più dare niente /
Sole le foglie fradicie morte / cadono su questo pezzo /
di prato.
E pensare che altro rimanga / di te / è vietato: / di questo il nostro assurdo / pianto si accresce.

Per un cane, di Antonia Pozzi,
dal libro
Parole,
Garzanti (424 pagine, euro 14,50)
E buona domenica

9 pensieri su “per un cane

  1. Parole struggenti. Conosco persone che si scandalizzerebbero per questa poesia. C’è chi giudica l’amore per gli animali una mancanza di rispetto verso gli uomini. E non si accorge di essere il primo a praticarla.

  2. Nel mio piccolo borgo antico, vengono spesso abbandonati dei cani, ho visto la disperazione nei loro occhi, la ricerca di una labile traccia lasciata dal loro padrone, inutilmente. Una volta uno l’aveva perso il cane, li ho visti ritrovarsi, gioia allo stato puro per entrambi. Guardo Pallina che dorme beata ai miei piedi, anche lei ha la sua storia, una bella storia. La poesia è struggente.

  3. Quello che ci cattura è il loro amore incondizionato, cosa di cui noi non siamo capaci. Per avere anche un nostro sguardo ci attendono ore e guaiscono giorni. Molti di loro si lasciano morire sulla tomba del padrone.
    Bè, non si può non amarli. Non si può.

    Chi fa loro del male, per pura crudeltà per me meriterebbe la morte e sono certa che li guardrei con lo stesso sguardo con cui Gregori ha guardato i morti sui marciapiedi. E non mi dispiace.

  4. sarà crudele, ma almeno non è ipocrita. per mestiere ho visto tanti esseri umani morti sui marciapiedi. di loro, o ammazzati. spesso non me ne è fregato molto: è lavoro. ma del cane mi dispiace

  5. a me capita di più col sole, e con le giornate belle come quella di oggi… con le giornate in grigio mi spengo un poco anch’io.

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