Me lo aspettavo da tempo. E non vorrei discutere sul fatto del piacere o non piacere, o dell’amore per il buon vecchio libro tradizionale di carta, con le sue pagine odorose di cellulosa e stampa.
Si tratta di qualcosa di diverso, che permette qualche cosa di più di un libro, ma senza andare a sostituirlo.
Un libro fatto di testo, di immagini, anche di filmati, di suoni e di musiche. E anche di altri libri (volendo). Un iper-libro: l’unica cosa che abbia veramente senso per uno strumento elettronico, sfruttandone le diverse potenzialità (che non stanno nelle dimensioni: un libro te lo puoi mettere anche in tasca, se non è la Recherche di Proust completa).
E delle novità bisogna prendere atto.
Naturalmente un nuovo mezzo rimane solo un mezzo: bisogna vedere con quali contenuti verrà riempito.
Comunque ho sempre pensato che è il libro elettronico “semplice”, quello che qualcuno credeva potesse sostituire quello tradizionale, a non avere invece alcun futuro.
Me lo aspettavo da tempo. E non vorrei discutere sul fatto del piacere o non piacere, o dell’amore per il buon vecchio libro tradizionale di carta, con le sue pagine odorose di cellulosa e stampa.
Si tratta di qualcosa di diverso, che permette qualche cosa di più di un libro, ma senza andare a sostituirlo.
Un libro fatto di testo, di immagini, anche di filmati, di suoni e di musiche. E anche di altri libri (volendo). Un iper-libro: l’unica cosa che abbia veramente senso per uno strumento elettronico, sfruttandone le diverse potenzialità (che non stanno nelle dimensioni: un libro te lo puoi mettere anche in tasca, se non è la Recherche di Proust completa).
E delle novità bisogna prendere atto.
Naturalmente un nuovo mezzo rimane solo un mezzo: bisogna vedere con quali contenuti verrà riempito.
Comunque ho sempre pensato che è il libro elettronico “semplice”, quello che qualcuno credeva potesse sostituire quello tradizionale, a non avere invece alcun futuro.