Contro gli editori a pagamento: leggete questo post di qualche giorno fa scritto da Loredana Lipperini.
E guardate i link che segnala.
Link interessanti che credo incompleti, ma è un gran punto di partenza: per essere informati ed evitare fregature.
Loredana Lipperini dice: Non faccio recensioni di libri pubblicati a pagamento.
Io non sono così drastico. C’è chi è caduto nella trappola perché non si è informato, e io, a quelli che non hanno il tempo di informarsi, li giustifico.
Esempio. Copia che conosco, sulla sessantina. Lui tecnico. Sei anni fa lui scrive cinque racconti. Li mandano a qualche editore grande, che non risponde. Internet, queste due persone, sei anni fa lo usavano, certo, ma o per lavoro o per altro. Nulla di letterario o di paraletterario, insomma. Vedono su un giornale serio la pubblicità di quella che sembra una casa editrice, seria per di più: non foss’altro perché il giornale che ospita la pubblicità è, a loro avviso, serio. Telefonano, poi inviano i cinque racconti, poi da questa casa editrice che non è una casa editrice arriva, prima, il verdetto, Ma che belli che sono, e poi, seconda puntata, il conto.
Prima ti fanno gioire, poi, pensando Ne ho fatto fesso un altro, allungano la mano.
Quei cinque racconti, credetemi, son belli.
Non li ho recensiti: ma solo perché non ho avuto tempo e poi perché i due coniugi, quando han masticato la foglia, han preferito glissare, stersene cheti, insomma. Lui, l’autore dei racconti, nemmeno la va dicendo che li ha scritti.
Nei giorni scorsi, invece, è venuto da me un ragazzo. Penso che mi abbia odiato quando ho detto, Ti hanno fregato, diciamo che sono stati dei ladri onesti, 1000 euro per 300 copie di buona fattura è un furto, ma c’è di peggio.
E lui, che era venuto da me trionfante, per una recensione, magari anche per un complimento, c’è rimasto.
Non è per i 1000 euro mi ha detto, è per, per…
Perché quei bastardi ti hanno preso in giro, gli ho detto.
Chi distribuisce i tuoi libri?, chi li manda ai giornali?
Non l’ho letto il libro di questo ragazzo, magari è bello, che ne so. Lui la rete la usa, come può usarla una persona che tutti i pomeriggi prende il treno, andata e ritorno, per andare in università,e la mattina fa l’idraulico. Certo che guarda male la rete, magari cazzeggia, ne ha il diritto no?
Certo, chi non sa nulla inciampa.
Per cui: fate girare.
E comunque ricordate: c’è anche questa soluzione.