Le cose belle della vita. Per esempio, essere bagnati fradici per colpa della pioggia e trovare riparo in una trattoria, che poi ci sorprende e della quale non avevamo immaginato, prima, la bontà della cucina e della gentilezza. E l’immagine di quella sera con la pioggia e quella delle tovaglie a scacchi rossi della trattoria si fondono, poi, in un ricordo che resta.
Può bastare molto meno, però.
Dissetarsi mangiando una mela, d’estate, sotto un albero.
Percorrere un sentiero senza pensare e, proprio grazie a questa assenza di interferenze, riuscire a sentire l’aria che entra dentro, fresca, nei nostri polmoni.
Può bastare un caffè di notte, possono bastare cinque minuti con una certa persona (te recuerdo amanda…), può bastare il sorriso di e di, un saluto di e di: le cose belle della vita.
Quelle vere insomma.
Tra queste, di sicuro, per me c’è – con la notte – anche la musica del mare, o il rumore del mare, oppure: il silenzio del mare.